Per il cuore la mente è importante come il corpo
Il Pensiero Scientifico Editore
David Frati
Corpo e mente sono ugualmente importanti nelle patologie cardiache: lo sostiene uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. Depressione, stress e gli altri comuni fattori di rischio psicosociale infatti giocano un ruolo essenziale nel quadro clinico dei cardiopatici.“Il numero di ricerche che analizzano gli effetti della psicologia e del comportamento sulla salute cardiaca è enorme”, spiega Alan Rozanski della Columbia University di New York. “Tutti indicano che non uno solo, ma numerosi fattori psicosociali contribuiscono all’insorgere delle patologie cardiache: depressione, isolamento sociale, povertà, stress sul lavoro, stress da matrimonio. Tutti questi fattori si sono rivelati dannosi tanto quanto i fattori di rischio comunemente tenuti sott’occhio: diabete, ipertensione, fumo, obesità”.
I dati indicano anche che l’incidenza di disordini psicologici è significativamente più alta tra i cardiopatici che nel resto della popolazione. Urge allora secondo i ricercatori che i cardiologi, che già ogni giorno spronano i loro pazienti a smettere di fumare, a fare esercizio fisico e ad adottare uno stile di vita sano, intervengano anche su questioni eminentemente psicologiche. “In pochi minuti un cardiologo è in grado di identificare i pazienti con gravi sintomi psicologici e di indirizzarlo ad uno specialista”, spiega Rozanski, “mentre tanti altri hanno solo bisogno di incoraggiamento e comprensione”.
Fonte: J Am Coll Cardiol 2005; 45:637-51.