lunedì 11 aprile 2005

Munch

Corriere della Sera 11.4.05
PICCOLO ELISEO
Una performance in concomitanza con la mostra allestita al Vittoriano
«Munch, un urlo psicoanalitico»
Gianluca Bottoni mette in scena e interpreta i Diari del pittore


In concomitanza con la mostra «Munch 1863-1944», attualmente al Complesso del Vittoriano, stasera andrà in scena al Teatro Piccolo Eliseo (mercoledì alla Sala Basaglia di Santa Maria della Pietà) lo spettacolo «I diari di Munch»: performance ideata e diretta da Gianluca Bottoni, nata da un progetto curato da Tiziana Biolghini e Maurizio Bartolocci, con il contributo di Psichiatria Democratica. In palcoscenico, lo stesso Bottoni (nel ruolo di Munch) con Tiziana Lo Conte e Fabio Crosara. Come recita il sottotitolo della messinscena, «figurazione drammatica e solitaria di stati radiologici ed emozionali dedicata a Edvard Munch», si tratta di riflessioni psicoanalitiche sul percorso artistico, tratte dai diari e dalle lettere del celebre artista.
Spiega Bottoni: «La nostra ricerca parte dal 1909, anno in cui Munch esce da una clinica per esaurimento nervoso, dopo un anno di degenza. Vi era stato ricoverato, già ultraquarantenne, in seguito a una devastante delusione amorosa nei confronti di una donna, una delle più importanti della sua vita».
Da quel 1909, lo spettacolo parte a ritroso ricostruendo, sin dall’infanzia, il vissuto del protagonista attraverso l’elaborazione di esperienze (fortemente drammatiche, dovute a precoci lutti familiari) che ne hanno segnato il percorso umano e anche artistico.
Sottolinea Bottoni: «Partiamo dal rapporto difficile con il padre, uomo molto duro, per raccontare poi la morbosa affettuosità che Munch nutriva nei riguardi della madre, che però, purtroppo, morì giovane. Quindi la perdita prematura anche della sorella. Tutti eventi che disegnano, anche nei suoi numerosi scritti, uno spazio mentale allagato dall’angoscia. Ne esce, come segno scenico, una memoria che si dispiega a ritroso nel mondo del pittore, dove vige la "proibizione di essere"».
Lo spettacolo è stato preceduto da un laboratorio che Bottoni e i suoi attori hanno realizzato insieme ad alcuni disabili mentali gravi. Conclude: «Un laboratorio di "arte-terapia", dove attraverso disegni, l’uso del colore, la costruzione dell’immagine, i malati stessi hanno espresso soggetti che sono ricorrenti nell’opera di Munch».

PICCOLO ELISEO, via Nazionale 183, stasera ore 21,
ingresso libero, tel. 06.4882114