giovedì 7 aprile 2005

per la data del referendum

La Provincia 7.4.05
L'annuncio Procreazione, referendum a giugno Insorgono Radicali e centrosinistra

ROMA - Centrosinistra e Radicali insorgono dopo l'annuncio (per la verità non troppo a sorpresa) da parte del governo che il referendum sulla legge 40 sulla fecondazione artificiale si terrà giocoforza a giugno. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi durante il «question time» alla Camera, spiega che, visto che la legge prevede che tra la data del decreto del presidente della Repubblica che indice il referendum e quella della consultazione popolare devono passare almeno 50 giorni, le domeniche ancora disponibili sono quelle del 29 maggio, del 5 e del 12 giugno. La prima, però, è preclusa perchè avranno luogo i ballottaggi delle amministrative in Sicilia e «non esiste alcuna disposizione che disciplini l'abbinamento tra referendum ed elezioni». Una «scusa r-i-s-i-b-i-l-e», è la replica al vetriolo dei Radicali. «Mi pare - attacca il segretario del partito Daniele Capezzone - che, contro ogni ragionevolezza, i Giovanardi e i Buttiglione stiano trascinando il governo da una disfatta (quella elettorale) a un'altra disfatta (quella referendaria)». Con i Radicali si schierano tutte le forze politiche che hanno raccolto quest'estate le firme per i quattro quesiti parzialmente abrogativi della legge 40. Ds in primis. «Si tratta di una scelta scellerata» attacca Franco Grillini della Quercia. Difende la scelta del governo Riccardo Pedrizzi, presidente della consulta etico-religiosa di An.

Aprileonline.info 7.4.05
Fecondazione: i Comitati promotori del referendum oggi dal premier

Una delegazione dei Comitati promotori dei referendum sulla procreazione assistita sarà ricevuta questa mattina a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L'incontro era stato richiesto dai promotori della consultazione per discutere della data in cui verrà fissato il voto. A Palazzo Chigi i promotori dei referendum sulla legge 40 saranno rappresentati dai parlamentari Antonio Del Pennino (Pri), Lanfranco Turci (DS), Vittoria Franco (DS), Barbara Pollastrini (DS), Katia Zanotti (DS), Rita Bernardini (Radicali) e Monica Soldano. "Al presidente del Consiglio intendiamo ribadire -spiega il senatore Lanfranco Turci - che continuiamo a considerare il 29 maggio l'unica data "equa" e utile a consentire una piena ed effettiva partecipazione degli italiani al voto. Siamo convinti che sia ancora possibile scegliere quella data e intendiamo illustrare a Berlusconi il nostro punto di vista".