Corriere della Sera 11.6.05
Benedetto XVI invita a rispettare gli «insegnamenti tradizionali della Chiesa, unica via sicura anti contagio»
Il richiamo del Papa: castità contro l’Aids
Incontro con i vescovi africani, il Pontefice evita di nominare il preservativo
Luigi Accattoli
CITTÀ DEL VATICANO - Sotto papa Benedetto XVI non ci saranno probabilmente «aperture» sull’uso del preservativo in funzione anti-Aids: ieri il nuovo Papa ha parlato per la prima volta dell’epidemia di Aids che «devasta» l’Africa, richiamando all’osservanza degli insegnamenti «tradizionali della Chiesa», che ha presentato come «unica via sicura» per la prevenzione del contagio. Benedetto XVI non ha nominato il preservativo.
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Il ragionamento che ha svolto in inglese - parlando ai vescovi di Sud Africa, Botswana, Swaziland, Namibia e Lesotho - è perfettamente rispondente all’impostazione che alla questione veniva data dalle varie autorità vaticane sotto Wojtyla. Ed era un’impostazione che portava all’esclusione tassativa dell’uso del preservativo.
«La Chiesa cattolica - ha detto il Papa, dopo aver descritto la "devastazione" causata dall’Aids africano - è sempre stata in prima linea sia nella prevenzione sia nella cura di questa malattia. Gli insegnamenti tradizionali della Chiesa hanno dimostrato di essere l’unica via sicura per prevenire la diffusione dell’Hiv-Aids».
Papa Ratzinger ha poi invitato la Chiesa cattolica africana a indirizzare la popolazione «e in particolare i giovani» verso «matrimoni fedeli basati sulla comunione, la pace, la felicità e la gioia» e verso la «protezione che viene dalla castità».
In altre parole, come hanno sempre sostenuto i vari portavoce vaticani sotto Wojtyla, la vera prevenzione dell’Aids consiste nel binomio «castità e fedeltà». Castità dei non sposati, fedeltà degli sposati. Il preservativo non è ammesso perché favorirebbe la promiscuità e non garantirebbe totalmente dal rischio dell’infezione.
L’Africa, ha detto ancora il Papa, è «minacciata da divorzio, aborto, prostituzione, traffico degli esseri umani e uso di contraccettivi». Fenomeni che «contribuiscono al collasso della morale sessuale». Donde l’invito a sottolineare il valore fondamentale della «famiglia come Chiesa domestica, da costruire sui pilastri culturali fondamentali della tradizione africana».
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