mercoledì 13 luglio 2005

terapia della famiglia in Piemonte...
tanti auguri...

La Stampa 13 Luglio 2005
SANITÀ. ALLE MOLINETTE UN NUOVO LABORATORIO DI PSICOPATOLOGIA AIUTERÀ LE FAMIGLIE CHE VIVONO UNA CRISI INTERNA
Genitori e figli, così si risolve il conflitto
Marco Accossato

«Genitori in crisi crescono figli problematici, figli problematici mettono in crisi i genitori». E’ un cerchio che non si chiude e sembra non avere antidoto quello per cui nasce, alle Molinette, un laboratorio di ricerca sulla Psicopatologia della famiglia.
Trascurare il ruolo dei genitori nella cura di un figlio «difficile» e non comprenderli nel piano terapeutico è un errore che può alimentare ricadute tali da rendere inutile lo stesso intervento dello specialista. Così, i medici del Centro per i Disturbi del Comportamento, diretto dal professor Secondo Fassino, hanno deciso di dar vita a una struttura che coinvolgerà nella terapia genitori e figli insieme, e aprirà in più la strada a nuove approfondite ricerche «per comprendere e aiutare a vivere meglio il ruolo di genitore».
Si calcola che in Piemonte l'incidenza della sola anoressia nervosa si aggiri fra i 180 e i 360 nuovi casi l’anno, e quella della bulimia tra i 360 e i 550. Uno studio compiuto su mille studenti delle scuole superiori ha evidenziato in particolare che le ragazze sottopeso sono il 17 per cento, mentre quelle che presentano condotte alimentari problematiche sfiorano il 7 per cento dell’intera popolazione femminile rispetto all'1 per cento di quella maschile.
«La famiglia - è convinto il professor Secondo Fassino - è in crisi da diversi punti di vista. Abusi e aggressività aumentano costantemente. E’ sempre più difficile dialogare e trovare punti d’accordo. Prevalgono gli scontri frutto dell'impulsività, della rabbia e del "tutto-subito"». In questo panorama, «aumentano - sottolinea il professore - i disturbi psichici e di personalità negli adolescenti». Non solo anoressia e bulimia: «Disturbi borderline e tossicodipendenza sono l'emblematica espressione di una sofferenza della famiglia che esplode proprio in quella fase della vita in cui i problemi di autonomia, separazione e costituzione dell’identità dovrebbero essere invece affrontati insieme».
Il neonato Laboratorio di ricerca alle Molinette mira a scoprire quali meccanismi si creano nelle famiglie con figlie anoressiche o bulimiche, ma anche che cosa accade in quelle dove ci sono figli con disturbi di personalità borderline: ragazzi e giovani adulti fortemente instabili con comportamenti autodistruttivi e impulsivi, in preda a una profonda sensazione di vuoto e di solitudine. Sotto osservazione saranno però anche le coppie che non riescono a diventare genitori, benché non presentino evidenti cause organiche: «Cresce - ricorda a questo proposito il professor Fassino - la cosiddetta “patologia psicosomatica della riproduttività”. Alcuni tratti del carattere e del temperamento, come sintomi ansiosi e depressivi, sono responsabili di quella che definiamo “infertilità funzionale”, che non deriva da origini organiche».
«Prendersi cura dei genitori significa impedire che il loro scoraggiamento, a volte profondo, ritardi la guarigione dei figli», osservano alle Molinette. Senza contare che «offrire un supporto anche alla famiglia riduce inoltre i tempi e i costi della guarigione».