Le Scienze 12.07.2005
Lo sviluppo olfattivo dei neonati
Identificati i recettori neuronali olfattivi che svolgono un ruolo chiave
Per i mammiferi appena nati, esseri umani compresi, identificare l'odore della madre può essere fondamentale per forgiare un legame con lei e per sopravvivere. Tuttavia, i ricercatori non avevano ancora capito come si sviluppasse questa identificazione. In uno studio pubblicato sul numero del 7 luglio della rivista "Neuron", Kevin Franks e Jeffry Isaacson della Scuola di Medicina dell’Università della California di San Diego scrivono che questo processo si sviluppa praticamente nello stesso modo con cui il sistema visivo dei neonati impara a riconoscere il mondo. In poche parole, nel corso di un periodo iniziale di importanza fondamentale, i circuiti olfattivi del bambini si organizzano in risposta alla percezione degli odori attorno a loro.
Nel corso di alcuni esperimenti con cervelli di topo, i ricercatori hanno identificato due proteine (i recettori AMPA e NMDA) come le componenti chiave del circuito olfattivo soggetto a questo adattamento iniziale. Si tratta di recettori che fanno parte delle "stazioni riceventi" dei neuroni e che vengono attivati dal neurotrasmettitore glutammato. Alterazioni del numero relativo di questi recettori rendono i neuroni più o meno sensibili ad essere stimolati dai neurotrasmettitori. Pertanto, questi cambiamenti nelle reti di neuroni possono originare i processi neurali che costituiscono l'apprendimento.
Gli autori hanno scoperto che, man mano che i topi neonati invecchiavano, la frazione di recettori NMDA nel tratto olfattivo laterale (una regione del cervello che elabora il segnale dell'olfatto) tendeva a diminuire. Questa riduzione, a sua volta, aumentava le connessioni fra i neuroni di questa regione. Per capire se l'esperienza sensoriale influenzasse questo processo, i ricercatori hanno tappato una narice dei topi neonati, privando un lato del cervello degli stimoli olfattivi. In questo modo hanno potuto paragonare nel cervello dello stesso animale i cambiamenti nello sviluppo olfattivo con e senza lo stimolo.
I ricercatori hanno scoperto che nel corso di un periodo critico di poche settimane dopo la nascita, il lato del cervello privato degli stimoli mostrava un calo dell'attività dei recettori NMDA rispetto all'altro lato. Questi cambiamenti tendevano a rendere più salienti le prime esperienze olfattive degli animali, riducendo l'importanza degli odori sperimentati più tardi nel corso dello sviluppo.
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