giovedì 25 settembre 2003

visioni pittoriche di Marco Bellocchio

Libertà 25.9.03

Bellocchio, le visioni pittoriche
Dipinti, bozzetti e story boards del regista in mostra a Parma

di Alfredo Tenni


Prima di finire sulla pellicola, i pensieri e le idee di Marco Bellocchio spuntano sulla carta dei bozzetti, sui fogli delle story-boards o, ancora, s'intuiscono nella luce dei dipinti a olio. A tutte queste opere del regista di “Buongiorno, notte”, la Fondazione culturale Edison ha dedicato la mostra “Marco Bellocchio: visioni pittoriche e cinema”, in programma dal 9 ottobre al 7 novembre alla Galleria delle Colonne di Parma. Undici dipinti a olio, cinque illustrazioni grafiche a colori e un centinaio di disegni e bozzetti, per lo più a penna, con un tratto nitido, offrono un ritratto inedito del regista, che appare come il creatore di quelle immagini che poi diventeranno la struttura dei suoi film. Nella sezione dei dipinti, ci sono anche quelli ripresi dalla cinepresa nello studio del pittore protagonista de “L'ora di religione”. Fra i disegni invece le story-boards di alcuni film, fra i quali “I pugni in tasca”, opera d' esordio di Bellocchio, e “L'ora di religione”; per arrivare poi a 50 fogli di studio sull'ultimo lungometraggio, “Buongiorno, notte”. Si tratta di disegni, anche a colori, in cui ci sono studi di inquadrature, raffigurazioni di scene, o semplici raccolte di idee, che sono state poi sviluppate sulla pellicola. Ma si possono pure vedere altre immagini uscite dalla mente del regista durante l'ideazione del film, che pur apparendo inizialmente estranee, sono invece collegate al lungometraggio da un filo sottile. «Pensare e costruire questa mostra - ha spiegato Stefano Caselli, presidente della Fondazione Edison - ci ha permesso di avvicinare un aspetto significativo e poco esplorato dell'opera di Bellocchio, l'arte visiva pura, in forma pittorica e di disegno». Così dalla mostra emerge un'immagine di Bellocchio inedita, ma tutt'altro che distaccata dall' idea che il regista ha dato di sè con le sue opere cinematografiche. Semmai complementare: «Tutto si mescola - ha aggiunto ancora Caselli - s'incrocia e si sovrappone nella vita di ciascuno, così abbiamo cercato nell'integrazione delle possibilità espressive dell'uomo il profondo significato della sua arte». Sarà lo stesso Bellocchio a inaugurare la mostra giovedì 9 ottobre alle 21, incontrando il pubblico, insieme al critico Tullio Masoni. Poi, nella sala del cinema Edison, seguirà la proiezione di “Buongiorno, notte”. La rassegna sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.

La Gazzetta di Parma 25.9.03

Bellocchio pittore
Il regista a Parma la sera del 9 ottobre


Grande attesa per l'arrivo a Parma del regista piacentino Marco Bellocchio, previsto per giovedì 9 ottobre 2003 dalle ore 21 al Cinema Edison d'Essai presso Fondazione Culturale Edison di Parma.
Il regista sarà a Parma per presentare alla Galleria delle Colonne del Centro Culturale Edison la mostra «Marco Bellocchio: visioni pittoriche e cinema», che raccoglie dipinti, disegni e story-boards tratti dai suoi film.
Per l'occasione Marco Bellocchio interverrà personalmente in un incontro con il pubblico, condotto dal critico e saggista Tullio Masoni, per presenziare all'inaugurazione della mostra e presentarne il catalogo (Edizione Falsopiano). A seguire verrà proiettato nella sala del Cinema Edison il film Buongiorno, notte, in concorso all'ultima Mostra d'arte cinematografica di Venezia.
L'evento è realizzato da Fondazione Culturale Edison, Comune di Parma, Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna, Cineclub Zavattini in collaborazione con la Fondazione Monte di Parma, e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Marco Bellocchio è considerato il regista tra i più importanti ed impegnati sulla scena del cinema italiano, e dal 1965, anno in cui esordì clamorosamente con I pugni in tasca, si è mosso nel panorama del cinema italiano mantenendo una straordinaria coerenza di linguaggio e di ricerca, mettendo più volte a nudo la sua vena «eversiva» ed anticonformista.
Particolarmente interessante è la mostra che verrà presentata e in particolare la sezione riguardante una raccolta di dipinti ad olio, che probabilmente il pubblico più attento ricorderà di aver visto in alcune scene del film L'ora di religione, nello studio del protagonista, il pittore Ernesto Picciafuoco (Sergio Castellitto), che testimoniano di un inedito Bellocchio pittore.
I dipinti saranno affiancati da un ampio numero di disegni e story-boards dei passati film, da I pugni in tasca, il suo lavoro d'esordio, a L'ora di religione appunto, premiato a Venezia l'anno scorso.
In mostra saranno esposti, inoltre, più di 50 fogli di studio riguardanti l'ultimo lungometraggio diretto dal regista piacentino, dal titolo Buongiorno, notte.
Per la prima volta i dipinti e la grafica prodotti da Bellocchio saranno esposti insieme, ad offrire un lato inedito della visione del regista, quello del suo fare più spontaneo e creativo, in cui appare come un creatore che immagina la struttura interna dei suoi film, che non è costruito sulla pellicola ma sulla carta.
Ingresso al dibattito e al film euro 5,50. Prevendita dei biglietti presso il cinema Edison d'essai dalle ore 10 del giorno 9 ottobre 2003. Infoline 0521 964803, info@edisonline.org.
La mostra, a ingresso libero proseguirà fino al 7 novembre 2003, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 (sabato e festivi chiuso) e al termine delle proiezioni del Cinema Edison d'Essai presso Galleria delle Colonne - Largo 8 marzo, 9 - 43100 Parma.
«Pensare e costruire questa mostra - ha spiegato Stefano Caselli, presidente della Fondazione Edison ieri mattina a Bologna nella sede della Fice mentre era in corso un incontro con la stampa a proposito di Buongiorno, notte - ci ha permesso di avvicinare un aspetto significativo e poco esplorato dell'opera di Bellocchio, l'arte visiva pura, in forma pittorica e di disegno».
Così dalla mostra emerge un'immagine di Bellocchio inedita, ma tutt' altro che distaccata dall'idea che il regista ha dato di sè con le sue opere cinematografiche ma semmai complementare: «Tutto si mescola - ha aggiunto ancora Caselli - s'incrocia e si sovrappone nella vita di ciascuno, così abbiamo cercato nell'integrazione delle possibilità espressive dell'uomo il profondo significato della sua arte».

La Repubblica ed. di Bologna 25.9.03

Tele, disegni, story board realizzate dal regista sul set esposte dal Centro Edison dal 9 ottobre a Parma
Così Marco Bellocchio ha dipinto i suoi film
"Non sono un pittore, perché la pittura mi fa paura per la solitudine che comporta"

di FRANCESCA PARISINI


"Per me il cinema è una straordinaria terapia, che ti obbliga giorno per giorno, settimana per settimana, a confrontarti con gli altri. Una terapia fondamentale per la vita che è fatta prevalentemente di relazioni. Non sarebbe stato così con la pittura, che ad un certo punto mi ha fatto paura per la solitudine che la sua pratica comporta". Marco Bellocchio che parla, questa volta non nei panni del regista che esordì nel 1965 con "I pugni in tasca", bensì il Bellocchio nelle vesti inedite e sicuramente poco conosciute di pittore. Dal 9 ottobre il centro culturale Edison di Parma raccoglierà i suoi dipinti, disegni e story-board di molti dei suoi film in una mostra che rimarrà aperta sino al 7 novembre alla Galleria delle Colonne.
"Non sono un pittore", si è comunque schernito il regista piacentino, ieri a Bologna per parlare, oltre che della mostra, del suo film "Buongiorno, notte" che in due sole settimane ha già incassato 2 milioni e 300mila euro. "Mi sono dedicato alla pittura a fine anni '50, prima di trasferirmi a Roma al centro sperimentale di cinema". Di quegli anni, spiega, rimane una quindicina di tele, tutte esposte alla manifestazione parmense. "Poi dipingere non mi è più bastato, dal momento in cui ho scoperto il cinema come arte in movimento". Rimane, comunque, l´esercizio del disegno. "Mentre fai un film ci sono tanti tempi vuoti in cui mi diverto a schizzare le scene che andremo a girare, anche se poi le riprese alla fine risultano sempre molto diverse". Così, per esempio, saranno esposti una cinquantina di fogli riguardanti proprio il suo ultimo lungometraggio, dedicato al rapimento Moro. Particolarmente interessante la sezione con i dipinti ad olio che gli amanti più attenti del cinema di Bellocchio ricorderanno di avere visto in alcune scene del film "L´ora di religione", appesi nello studio del protagonista, il pittore Ernesto Picciafuoco interpretato da Sergio Castellitto.
Ed è proprio per immagini poi, che Bellocchio racconta di cominciare a pensare i suoi lavori cinematografici. "Non si fa un film per raccontare una tesi; si fa partendo da delle immagini che nel caso della mia ultima pellicola sono state quella dell´appartamento dei brigatisti, per cominciare, poi quella dei carcerieri, fino a che ho sentito il bisogno di vedere anche il prigioniero". E a chi gli fa notare che nei suoi ultimi due film c´è una forte componente visionaria, risponde: "è vero, ma è una visionarietà discreta, che non divide mai la realtà dal mondo onirico, rimanendo sempre sul limite. Non è nemmeno una visionarietà barocca come quella che fu di un mio vecchio lavoro, ´Nel nome del padre´. Il principio è sempre quello: un film deve andare oltre la cronaca della vita, mentre il vizio del cinema italiano è quello di basarsi sulle immagini superficiali, sulla storia".
Bellocchio sarà a Parma alla presentazione della mostra il 9 ottobre. Alle 21 incontrerà il pubblico che poi potrà assistere a "Buongiorno, notte" al cinema Edison d´Essai. Info e biglietti 0521964803.