Le Scienze, ed. italiana dello Scientific American 16.12.2003
La nascita del pensiero simbolico
Nuovi ritrovamenti archeologici indicano l'esistenza di antichi rituali funebri
Alcune ossa dipinte di rosso, scoperte in un sito archeologico in Israele, spingono i ricercatori a ipotizzare che il pensiero simbolico sia emerso molto prima di quanto si ritenesse finora. La capacità di rappresentare qualcosa con un'altra cosa ha costituito un gigantesco balzo in avanti nell'evoluzione dell'uomo: si tratta di un'abilità mentale che ha reso possibile un linguaggio sofisticato e l'uso della matematica.
La caverna di Qafzeh, in Israele, contiene molti scheletri di esseri umani vissuti quasi 100.000 anni fa. Nuovi scavi hanno rivelato che nella regione, molto prima di altri esempi di associazioni di colore, durante le sepolture veniva depositato sulle ossa un colore rossiccio fatto di ocra, una forma di ossido di ferro, che probabilmente simbolizzava la morte.
"Abbiamo trovato 71 frammenti di ocra - spiega Erella Hovers della Hebrew University di Gerusalemme - e individuato un chiaro legame fra la pittura e il processo di sepoltura: sembra che facesse parte del rituale". L'associazione del colore rosso con gli scheletri suggerisce l'esistenza di rituali funebri simbolici risalenti a quasi 100.000 anni fa, molto prima dei 50.000 anni che altri scienziati fissano come data della nascita del ragionamento simbolico. Per qualche ragione, tuttavia, sembra che la capacità sia poi stata perduta. Dopo le testimonianze iniziali di Qafzeh, il comportamento simbolico sembra scomparire per riemergere solamente circa 13.000 anni fa. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista "Current Anthropology" (http://www.journals.uchicago.edu/CA/).
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