una segnalazione di Marco Pizzarelli
GRANDI EVENTI CULTURALI:
TUTTO KLEE AL VITTORIANO
(un repertorio di immagini delle opere dell'artista può essere visto a questo indirizzo)
ROMA. Si è aperta sabato 13 al Vittoriano la mostra dedicata a Paul Klee, e continuerà fino al 27 giugno. Da oltre vent'anni Roma non dedicava un'antologica a Klee, tra i grandi maestri del Novecento: ora sarà possibile ammirare 200 opere che ripercorrono l'intera attività dell'artista, dalle grandi tele alle 'miniature' multicolori, dai lavori di grafica ai disegni a china su carta. La mostra, nata sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e promossa dal Comune, si avvale di un prestigioso comitato scientifico di cui fanno parte i curatori Hans Christoph von Tavel (direttore dell'Istituto Svizzero di Cultura di Roma) e Claudio Strinati, sovrintendente al Polo Museale Romano. "L'arte è l'immagine allegorica della creazione", affermava Paul Klee. Il pittore elvetico, nato nel 1879, fu insolitamente prolifico: solo nel 1939, anno che precede la morte, realizzò 1200 opere. Klee è ricerca per eccellenza e la mostra ne ripercorre le tappe in sette sezioni: gli esordi (le "Invenzioni" del 1903 - 1905); il lavoro sui colori ispirato dal viaggio in Tunisia del 1914; la fase classica de "Il Cavaliere Azzurro"; infine gli ultimi anni, le settanta opere del periodo pre-bellico su cui morte e disfacimento proiettano le loro ombre.
La mostra è aperta da lunedì a giovedì, ore 9.30 - 19.30; venerdì e sabato fino alle 23.30, domenica fino alle 20.30.
Il biglietto costa intero 9 euro, ridotto 6,50 euro.
Per maggiori informazioni, 06-6780664.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»