mercoledì 30 giugno 2004

basagliani
a novembre il loro «Forum sulla salute mentale»

Yahoo Notizie Martedì 29 Giugno 2004, 18:34
PSICHIATRIA: SECONDO FORUM SULLA SALUTE MENTALE, IN TOSCANA


(ANSA) - TRIESTE, 29 GIU - Il Forum per la Salute Mentale - sorto lo scorso anno a Roma e che ha coinvolto quasi tutte le regioni - fara' il suo secondo congresso a novembre, in Toscana, probabilmente a Livorno.
Giuseppe Dell' Acqua, direttore del Dipartimento dei salute mentale di Trieste, erede di Franco Basaglia e uno dei fondatori del Forum, ha spiegato che in quell' occasione sara' rilanciato il documento fondativo che denunciava ''la dissociazione ormai non piu' tollerabile tra le teorie, le proposte legislative, le leggi, che sono sicuramente innovative e rivoluzionarie, e la miseria e la stupidita' delle pratiche che sono presenti in Italia un po' dappertutto ma soprattutto in regioni 'democratiche' come la Toscana e l'Emilia Romagna''.
Dell' Acqua ha che nei giorni scorsi, a Lucca si e' svolta una riunione con i rappresentanti delle regioni che hanno aderito al Forum. ''In questo incontro - spiega Dell'Acqua - abbiamo dibattuto alcuni temi fondamentali che saranno al centro del secondo forum di novembre in Toscana, proprio perche' questa regione - rileva - mostra con maggior evidenza questo iato tra le buone leggi, le affermazioni di principio e le pratiche 'cattive', specchio del malfunzionamento''.
E' proprio nelle regioni 'democratiche' che persiste il ricorso alla contenzione, non vengono attuate le strategie di intervento territoriale che il Forum ha individuato nei Centri di salute mentale aperti sette giorni su sette, 24 ore al giorno, mentre si insiste su strategie di intervento ambulatoriale e tecnicistico. ''Dove - precisa Dell'Acqua - si danno largo spazio alle Accademie, che portano avanti un discorso psicobiologico del disturbo mentale, della sofferenza, a scapito dei diritti e dell'umanita' stessa del malato''.
La contenzione sara' il primo punto all' ordine del giorno del secondo Forum di novembre. ''La contenzione e la violazione del corpo - afferma l'erede di Basaglia - sono le conseguenze del malfunzionamento delle pratiche per cui si dice 'si lega il malato perche' non c'e' altro da fare'''.
Dell'Acqua rileva poi che da un'indagine che sta portando avanti con l'Istituto superiore di sanita' sulle emergenze sanitarie, risulta che la contenzione e' utilizzata nell'85% dei Servizi di diagnosi e cura e delle cliniche private che operano per rispondere al ricovero in emergenza.
Un altro punto e' quello che riguarda il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. ''In questo periodo -dice - contro le indicazioni del Ministero di Grazia e Giustizia, che vanno verso il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, si stanno costituendo, con il nome di Centri clinici specializzati, manicomi giudiziari tout court''.
Il Forum pone come priorita' che l'Ospedale psichiatrico giudiziario sia superato dopo che sentenze della Corte Costituzionale, norme, progetti-obiettivo hanno prodotto una quantita' di strumenti che permettono il rientro delle persone dagli Ospedali psichiatrici giudiziari per essere curate nei luoghi dove risiedono. ''Il terzo punto all'ordine del giorno - precisa - sara'il dire che non tutte le forme organizzative vanno bene, che ognuno possa crearsi a livello locale l'organizzazione che vuole: chi l'ambulatorio, chi la psicoterapia, chi le cliniche private. Oggi - rileva Dell'Acqua - sappiamo che i migliori risultati vengono dai Centri di salute mentale, aperti 24 ore su 24, sette giorni su sette. L'ultimo punto sara' l'uso degli psicofarmaci nei bambini e negli adolescenti. ''Non solo il 'ritalin' e' tornato di moda, ma c'e' il tentativo di lavorare, in termini sedicenti preventivi, con questionari nelle scuole e nelle famiglie per individuare - spiega Dell'Acqua - il disturbo mentale del bambino e dell'adolescente che poi viene sottoposto a terapia farmacologica''.
''La 'seconda 'rivoluzione' psichiatrica - dice Dell'Acqua - e' cominciata un anno fa, con il documento fondativo del Forum attorno al quale si sono raccolti si' gli operatori, ma soprattutto le associazioni dei familiari e quelle degli utenti, che si sono ritrovate in quel documento che denuncia 'pratiche' e carenze che speravamo superate. Qui sta il paradosso - conclude Dell'Acqua - perche' la grande rivoluzione psichiatrica nasce con Franco Basaglia e la sua volonta' di aprire gli armadi e di mostrare gli scheletri chiamando giornalisti di grido e grandi fotografi. Oggi e' talmente addormentata la coscienza della gente che chi denuncia questo stato di cose non produce discussioni, valori attorno a cui riflettere, ma viene minacciato e costretto al silenzio''. (ANSA).