domenica 11 luglio 2004

Cina

La Stampa 11.7.04
«La Cina ha fame di petrolio
Il pianeta cerca altre risorse»
di Roberto Ippolito


Il mondo cammina. E proprio questo preoccupa. E’ il paradosso che affiora dalla conferenza internazionale sul «nuovo ciclo dell’economia globale» promosso a Firenze dall’Aspen, l’associazione attenta all’integrazione atlantica.
(...) La fame di energia è fortissima nella lanciatissima Cina: il boom la divora.
(...) Allarme energia, dunque. E soprattutto allarme petrolio. Questo almeno è il messaggio che viene dalla conferenza dell’Aspen. Un messaggio che invita a riflettere anche se esistono previsioni di segno diverso secondo le quali, invece, il greggio sarà ancora abbondante a lungo.
In ogni caso la Cina consumerà tanta energia. «Credo che il rifornimento di petrolio e di risorse sarà importante per la continuazione della crescita cinese» avverte Fan Gang, direttore del Centro economico di ricerca nazionale di Pechino. Fan Gang stima che il prodotto interno lordo della Cina continuerà ad aumentare «a ritmi dell’8-9% nel 2005 e a ritmi altrettanto sostenuti nei prossimi cinque-dieci anni».
(...) Fan Gang osserva che un eventuale limite alla disponibilità di petrolio si porrebbe «per tutto il mondo e non solo per la Cina; quindi bisogna pensare ad altre risorse».
La Cina come il resto del mondo, pertanto. Proprio per questo motivo Morse considera inadeguata la sua integrazione nel sistema di regole internazionali per gli scambi petroliferi. Senza un miglioramento, sostiene, «ci troveremo di fronte a un’altra crisi petrolifera»: la mancata integrazione finirebbe «per impoverirci tutti».
Fan Gang vede però il suo paese in cammino positivamente sulla scena internazionale, anche grazie all’adesione alla Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio: «Oggi la Cina è molto più sensibile al tema dell’integrazione internazionale rispetto a qualche anno fa».

RaiNet News Scienze
Nel 2007 la prima missione
La Cina e' pronta a conquistare la Luna


Nell'ottobre del 2003 Pechino aveva inviato il suo primo uomo nello spazio. In 90 minuti ha compiuto l'intero giro del pianeta
Dopo aver inviato il suo primo astronauta in orbita, è la Luna il prossimo obiettivo dell'ambizioso programma spaziale di Pechino, secondo quanto ha rivelato in una intervista alla Bbc il capo dell'agenzia spaziale cinese, Sun Laiyan.
Il 15 ottobre dello scorso anno la Cina invio' in orbita il suo primo astronauta. La missione duro' appena 90 minuti: la 'Shenzhou' - letteralmente 'Nave Divina' - ebbe modo di compiere un giro intorno alla Terra e l'impresa e' staa trasmessa in diretta dalla tv cinese. 
La Cina e' il terzo Paese a mandare un uomo in orbita, dopo la Russia, che nel 1961 mando' Yuri Gagarin a fare un giro del pianeta per 108 minuti, e dopo gli Stati Uniti che in seguito alla misione del 'Vostok 1' mandarono Alan Shepard per 15 minuti in volo suborbitale.
Un altro importante obiettivo sarà quello di costruire una stazione spaziale permanente, simile a quella internazionale già in orbita attorno alla Terra. Per questo progetto, Sun Laiyan non ha fornito una scala dei tempi.
Tra mito e scienza la Cina ha realizzato anche un sogno vecchio di millenni: tutti i cinesi conoscono la leggenda di Chang-O, la bellissima donna che prese una 'magica medicina' per volare sulla Luna e diventarne la divinità residente; così come tutti conoscono la storia di Wan Hu, il funzionario imperiale che nel 14esimo secolo tentò di volare mettendo una sedia sopra a 47 canne di bambù piene di esplosivo e morì nel tentativo. 'Oggi - come ha detto l'agenzia Xinhua - quel sogno è diventato una splendente realta'.