Gazzetta del Sud 12.11.04
Studio sulla diffusione dei disturbi mentali in Europa
Gli italiani i meno depressi
FIRENZE – Gli italiani sono i più sani e meno depressi tra gli europei. Il dato incoraggiante arriva dallo studio Esemed sulla diffusione dei disturbi mentali in Europa: nel Belpaese si registra il più basso tasso di incidenza di disturbi mentali a livello europeo. Lo studio, presentato ieri al Congresso della Società mondiale di psichiatria, ha puntato i riflettori sulla diffusione dei disturbi mentali minori (depressione, ansia, disturbo da panico, fobie, abuso d'alcol) in sei paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna e Italia) e nella classifica dei «più sani» l'Italia conquista il primo posto.
Disturbi mentali – In base all'indagine (condotta nel 2003 e pubblicata recentemente sulla rivista internazionale Jama), il 7,3% degli italiani (su un campione di 4712) ha sofferto di un disturbo mentale nei precedenti dodici mesi e il 18,3% ne ha sofferto nell'arco della vita (contro il 38% della Francia, il valore più alto in Europa). Nettamente superiori le percentuali nel resto d'Europa: nell'anno precedente all'intervista, ha infatti sofferto di tali disturbi l'11,5% dei belgi, il 14,5% dei francesi, l'8,9% dei tedeschi, l'11,8% degli olandesi e l'8,5% degli spagnoli. Il nostro Paese registra anche i più bassi tassi di suicidio: circa sei per centomila abitanti, contro i circa quaranta dei paesi del Nord Europa o ex Unione sovietica. Ma come si spiega questa differenza? «La minore incidenza in Italia si spiega sicuramente anche per i diversi stili di vita – ha affermato lo psichiatra e coordinatore dell'indagine Giovanni De Girolamo – ma si tratta di un aspetto su cui indagare».
Più colpite le donne – In Italia, sono le donne a essere maggiormente colpite dai disturbi mentali: una su quattro (25%) ne soffre nell'arco della vita, contro il 12% degli uomini. Diversa anche la tipologia dei disturbi nei due sessi: Le donne sono maggiormente colpite da depressione, ansia, fobie sociali come agorafobia, disturbi da panico e da stress. Negli uomini, invece, prevalgono l'abuso di alcol e i disturbi di personalità antisociali. La differenza uomini-donne, ha sottolineato De Girolamo, «è dovuta a cause biologiche e socio-culturali; Le donne hanno infatti la tendenza a interiorizzare il malessere, cosa che spiega la maggiore incidenza di depressione, mentre gli uomini tendono ed esteriorizzarlo; una differenza che mima anche i diversi ruoli sociali dei sessi».
Ricorsi al medico – Solo la metà degli italiani che ha sofferto di disturbi mentali si è però rivolta a un medico o un servizio specialistico psichiatrico. Inoltre, il contatto con il medico è tardivo anche tra quanti chiedono aiuto: ciò porta alla cronocizzazione del disturbo o a «forme di automedicazione – ha sottolineato De Girolamo – come il ricorso all'alcol». Fondamentale, dunque, è il messaggio degli esperti, è intervenire precocemente nel trattamento dei disturbi adolescenziali per evitare la transizione a malesseri più gravi come le forme di dipendenza da sostanze.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
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