venerdì 12 novembre 2004

da L'Espresso in edicola

una segnalazione di Roberto Altamura

Dal settimanale l'Espresso di oggi, venerdì 12.11.2004
Due cuori un rifugio
Il matrimonio. La sua natura. La sua finalità. Il saggio di un filosofo analizza questo rapporto
( U. Galimberti, Le cose dell'amore, Feltrinelli, p.174, 8 euro)
Colloquio con Umberto Galimberti di Enrico Arosio

Pag. 159 (ultime tre domande):

.. Quali autori hanno teorizzato meglio sul tradimento e sul matrimonio?
«Sul tradimento, James Hillmann, Puer Aeternus. Sul matrimonio, Denis de Rougemont, L'amore in Occidente».

Ferve il dibattito sul matrimonio gay. Chi avanza dubbi passa per politicamente scorretto. Ma matrimonio non indica, per storia e biologia, l'unione legittima tra maschio e femmina?
«Infatti. I nomi sono importanti. Io chiamo matrimonio l'unione tra eterosessuali. Non possiamo perdere l'orizzonte della natura e della costituzione psichica. Noi siamo maschio e femmina, funzionari della specie: per riproduzione e difesa. La natura è eterosessuale. E il bambino ha bisogno di un padre e di una madre. Punto».

Leo come giudica la campagna in favore?
«Una forzatura. E' legittimo formare una coppia omosessuale e negoziare forme di tutela. Ma chiamare un patto di convivenza matrimonio non è corretto».