giovedì 4 novembre 2004

anoressia

Repubblica Salute 4.11.04
Il rifiuto del cibo fa sentire potenti
Mezzo milione di adolescenti soffre di anoressia. Si guarisce, ma nei centri specializzati
di Anna Fregonara

Eleonora odiava il suo corpo, avrebbe voluto vederlo sparire. Così ha deciso di autodistruggersi, facendo scendere sempre di più la lancetta della bilancia. Anche a costo di morire. A 16 anni pesava 84 chili, a 28 sfiorava i 25. Si accontentava di un cappuccino al giorno o di una mela. Oggi ha 32 anni, pesa 50 chili, sta per laurearsi in Filosofia. Ed è la prova che da questo inferno si può guarire. "L'anoressia è una malattia grave, esplosa negli ultimi 15 anni", dice Maria Gabriella Gentile, direttore del Centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare dell'ospedale Niguarda di Milano, "da quando la magrezza pelle e ossa è proposta come ideale di femminilità e bellezza. Nove volte su dieci colpisce le donne, con un tasso di mortalità 12 volte superiore rispetto alle coetanee".
Il rifiuto di alimentarsi, insieme al disturbo contrario della bulimia, cioè la ricerca compulsiva di cibo, colpisce quasi mezzo milione di italiane, pari al 10 per cento delle 12-25enni, la fascia a rischio. Oggi la malattia affligge però anche quarantenni e bambini di 10-12 anni. "Il fatto più importante, però, è che con terapie mirate curarsi è possibile". I tempi di guarigione sono tanto più brevi quanto più precoce è l'intervento. Quindi, occhio ai campanelli d'allarme. "Sbalzi d'umore, isolamento, ossessione per il proprio aspetto e le calorie, devono mettere sul chi va là", prosegue Gentile, "ai primi sospetti bisogna provare a dialogare di più, senza arrabbiarsi. Capire i motivi di disagio e non banalizzare le richieste con frasi tipo "le cose si sistemeranno da sole" o "così magra non sei bella". Le difficoltà maggiori sono l'assenza di autostima e i problemi di comunicazione affettiva in famiglia". E' impossibile la cura fai-da-te. Se i sospetti diventano certezze, occorre rivolgersi a un istituto specializzato dove viene offerta una terapia multidisciplinare che agisce su corpo e mente, l'unica cura vincente. "Nel nostro centro i pazienti, 50 al giorno da tutta Italia, sono seguiti da un'équipe di nutrizionisti clinici, psicoterapeuti, dietisti, infermieri, che coinvolge i genitori e studia cure personalizzate. Facciamo visite ambulatoriali, day hospital o ricoveri, il tutto al costo del solo ticket".
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