MINORI MALTRATTATI
Bilancio dei primi 7 anni di attività del Centro di Aiuto al bambino maltrattato del Comune di Roma. Il 31% dei bambini che hanno subito abusi sessuali o maltrattamenti ha tra i 6 e i 10 anni. ''Nell’80% dei casi l'abuso si consuma in famiglia''
ROMA – Bilancio dei primi 7 anni di attività del Centro di Aiuto al bambino maltrattato del Comune di Roma: una ricerca effettuata sui primi 6 anni di attività (1998 –2003), su un campione di 292 casi seguiti (182 femmine e 110 maschi), evidenzia che nel 77%% dei casi a rivolgersi al Centro sono i servizi sociali dei Municipi, mentre per il 12% dei casi è la Procura o il Tribunale dei Minori ad effettuare la segnalazione. Raramente la richiesta di aiuto arriva direttamente dai genitori o da altri parenti (genitore maltrattante 1%, genitore non maltrattante 3%, altri parenti 2%). Il 31% dei bambini che hanno subito abuso sessuale e altre forme di maltrattamento infantile ha tra i 6 e i 10 anni, il 29% tra i 3 e i 5 anni.
I dati sono emersi durante il convegno "Maltrattamento e abuso sessuale: i danni a breve e a lungo termine", promosso oggi dal Centro Aiuto al bambino maltrattato e dall'Ipab Isma (Istituti di Santa Maria in Aquiro) presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.
Il “Centro aiuto al bambino maltrattato” è un progetto del Comune di Roma finanziato grazie alla Legge 285/97 per la promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia e l’adolescenza. Attivo dal 1998, nasce per rispondere al bisogno di servizi di psicoterapia mirati per i minori vittime di abuso sessuale e per le loro famiglie. Il progetto, promosso dal V Dipartimento alle Politiche Sociali del Comune di Roma, è gestito dalla Associazione “Bambini nel tempo- onlus” sotto la supervisione scientifica del prof. Luigi Cancrini e ha un costo annuale di circa 250mila euro.
Nel corso dei sette anni di lavoro il Centro è entrato in contatto con centinaia di bambini che hanno subito abuso sessuale e altre forme di maltrattamento infantile e con le loro famiglie. Il 18% dei minori al momento del maltrattamento aveva tra 0 e 2 anni, il 14% tra 11 e 13 anni, l’8% tra 14 e 17 anni. Diversi i tipi di maltrattamento subiti dai minori: trascuratezza (26%), psicologico (24%), abuso sessuale (18%), rischio -violenza assistita (18%), fisico (13%), ipercura (1%). Dai risultati della ricerca nel 31% dei casi il minore vittima di maltrattamento o di abuso risulta essere il secondogenito, mentre nel 28% è il primogenito e nel 26% risulta essere figlio unico. In molti casi almeno un fratello/sorella è presente al momento del maltrattamento. Per quanto riguarda l’età dei genitori, nella maggioranza dei casi l’età è compresa tra i 30 e i 40 anni; ben l’84% dei minori maltrattati vive con il padre biologico.
“Nell’80% dei casi l’abuso si consuma in famiglia – ha osservato Cancrini – e il minore si trova spesso in un conflitto d’interessi: se ne parla si mette contro i suoi familiari o può mettere a rischio l’economia familiare, se l’abusante è il compagno della madre”. (lab)
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