Il Gazzettino 9.12.04
Le dodici stelle della corona di Maria diventate la bandiera della Ue
Ar.Pa.
La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione - l'8 dicembre del 1854 - si situa tra due apparizioni della Vergine: quella del 1836, alla francese suor Caterina Labouré e quella del 1858, a Bernadette Soubirou a Lourdes. Qui, quattro anni dopo la proclamazione del dogma, la Vergine, richiesta da Bernadette di rivelare il suo nome, disse in francese dialettale: «Io sono l'Immacolata Concezione». Per la prima volta si ebbe un avallo celeste ad un pronunciamento papale. La statua in cima alla colonna di Piazza di Spagna riproduce l'immagine di Maria quale fu descritta dalla veggente suor Caterina Labouré: la Vergine apre le braccia quasi all'abbraccio dei fedeli, poggia i piedi sulla luna, ed ha intorno al capo una corona di dodici stelle. A titolo di curiosità diremo che a questo si ispirò l'artista francese, Arsenne Hertz, quando vinse il concorso per la bandiera dell'Europa unita: dodici stelle su sfondo azzurro. E si dice che l'artista, cattolico praticante, aveva proprio pensato a quel versetto. Il dogma si celebra ogni 50 anni: celebrò il cinquantennio Pio X nel 1904, il centenario Pio XII nel 1954 e, ora, il centocinquantesimo anniversario Papa Wojtyla. Pio X incoronò con dodici stelle l'immagine della Madonna nel grande quadro della cappella del Coro in San Pietro. Per l'occasione aveva chiesto al giovane maestro della Cappella Sistina, don Lorenzo Perosi, di scrivere un «Tota pulchra». Il musicista gli riservò una sorpresa: trascrisse per il coro la partitura ad una voce che i ragazzi cantori cantavano ad una voce a Venezia, dove Pio X era stato patriarca. Il Papa nell'ascoltare il brano si commosse e, al termine, si inginocchiò in preghiera. Ci fu imbarazzo tra cardinali e vescovi, fino a quando don Lorenzo fece ripetere dai suoi cantori il brano. Poi il Papa si alzò, benedisse le dodici stelle e, prima di rientrare nel suo appartamento, fece chiamare il maestro e gli disse: «Mi è tanto piaciuto che l'ho voluto ascoltare una seconda volta».
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