ANSA
SALUTE: ISS, PER DONNE RISCHIO TRIPLO DISTURBI MENTALI
Data: 09.12.2004 - 15:22 - ROMA
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - Una persona su cinque ha sofferto di un disturbo mentale durante la sua vita e donne, separati, disoccupati, casalinghe e portatori di disabilità sono le categorie con il rischio maggiore di svilupparne uno. Sono alcuni dei dati emersi dallo studio realizzato dall'Istituto superiore di sanità (Iss) tra il 2000 e il 2003, che fa parte del progetto europeo Esemed nell'ambito dell'indagine promossa dall'Oms e dall'università di Harward in 30 Paesi. Su un campione di cinque mila persone, di età uguale o superiore a 18 anni e di età media di 48, spiega Giovanni De Girolamo, psichiatra del Dipartimento di salute mentale dell' Ausl di Bologna e coordinatore per la parte italiana dell' indagine insieme a Pierluigi Morosini dell'Iss, ''uno su tredici ha dichiarato di aver sofferto di un disturbo mentale nell'anno precedente l'intervista, mentre uno si cinque, pari a circa otto milioni e mezzo di persone, ne è stato colpito durante la sua vita. Un dato questo che ci pone, insieme alla Cina e alla Nigeria, agli ultimi posti tra i quindici Paesi di cui finora sono disponibili le valutazioni, per quanto riguarda ansia e depressione. Anche nell'abuso di alcool e di droghe, pur avendo dati probabilmente sottostimati per la tendenza a negare tali abitudini, possiamo dire che l'Italia è agli ultimi posti, visto che è stato il primo dei 51 Paesi della Regione europea dell'Oms ad aver diminuito del 25% il consumo pro capite di alcool tra il 1981 e il 2000''. Circa le categorie piu' colpite, lo studio dell' Iss ha messo in luce come le donne, che hanno un rischio tre volte maggiore rispetto agli uomini, sono più soggette ad ansia e depressione, mentre le persone di sesso maschile ad abuso di alcool e altre sostanze e a disturbi della socialità. ''In particolare - continua De Girolamo - le donne cadono in depressione il doppio degli uomini e sono ansiose il triplo, peggio ancora se casalinghe. Ma anche chi è disoccupato o è tornato ad essere single dopo la fine del matrimonio, ha una probabilità doppia di essere colto da questi disturbi, mentre le persone disabili hanno una prevalenza otto volte superiore alla media''. Nel corso dell'anno precedente l'intervista, tre milioni e mezzo di persone hanno dichiarato di aver sofferto di disturbi mentali, di cui il 5% di disturbi d'ansia e il 3,5% di carattere affettivo. Tra le patologie piu' comuni, in cima alla lista troviamo la depressione (10% della popolazione nel corso della vita e 3% nell' anno prima dell'intervista), seguita da dischimia (3,4% e 1%) e fobia sociale, disturbi d'ansia generalizzata e disturbo post-traumatico da stress (2%). ''Le cause alla base di questi disturbi e della loro distribuzione - prosegue De Girolamo - sono sia biologiche che psico-sociali. Si può ipotizzare che gli stili di vita e le variabili socio-culturali dei Paesi latini, visto che anche la Spagna ha dei valori simili ai nostri, favoriscano un basso rischio di malattie mentali. Certo è che l'accesso ai servizi di salute mentale, in Italia come in Europa, avviene ancora troppo tardi e non nella misura adeguata''. In Europa, infatti, due persone su tre con disturbi mentali, di cui il 54% gravi, non si sono rivolte a strutture sanitarie nell'anno precedente l'intervista. ''Nel nostro Paese - conclude - c'è la probabilità due volte maggiore della Spagna che una persona malata non si rivolga mai alle strutture di salute mentale. Un dato su cui bisogna lavorare, soprattutto se si considera che tutti questi disturbi, in particolare ansia e depressione, insorgono entro i 20 anni e che quindi molti disturbi gravi sono la cronicizzazione di patologie lievi non trattate e che molto spesso l'abuso di alcool e sostanze psicotrope è il tentativo di automedicazione di chi non ha ricevuto cure adeguate''.(ANSA).
APCOM 10.12.2004
SALUTE/ SABATO A ROMA IL CONGRESSO DI PSICHIATRIA DEMOCRATICA
Roma, 10 dic. (Apcom) - Si aprirà domani a Roma, alle ore 10, presso il palazzo della provincia in via IV Novembre, il congresso Nazionale di Psichiatria Democratica, [...] L'appuntamento, informa un comunicato, "servirà per organizzare forme di riflessione critica contro la proposta di legge Burani-Procaccini, all'insegna dello slogan: vogliono riaprire i manicomi".
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«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»