martedì 22 febbraio 2005

il prof. Paolo Pancheri e i suoi amici

farmacia.it
21 Febbraio 2005 - 17:38
PSICHIATRIA: RICHIESTE AIUTO PER SOFFERENZE QUOTIDIANE

(ANSA) - ROMA, 21 FEB - La richiesta di aiuto psichiatrico nella popolazione e' in aumento, ma sta anche cambiando profondamente il tipo di malessere che spinge a cercare aiuto: non piu' soltanto patologie gravi, ma anche disturbi legati a momenti di vita particolarmente dolorosi. Sempre di piu', cioe', si cerca di eliminare la sofferenza dalla quotidianita', anche quando questa non ha nulla di patologico. E' un fenomeno nuovo e in crescita e a denunciarlo sono gli psichiatri che, da domani fino al 26 febbraio, si ritroveranno a Roma in occasione del X Congresso della Societa' italiana di psicopatologia (Sopsi). Un'occasione per puntare i riflettori, come recita il titolo del congresso, su una psichiatria "che cambia in un mondo in trasformazione". E i fattori sociali, sottolineano gli esperti, hanno senza dubbio un grande peso nell'aumento delle patologie psichiatriche registratosi negli ultimi anni. Un italiano su dieci, dicono le statistiche piu' recenti, soffre di disturbi mentali e nel nostro Paese, cosi' come nel resto dell'Occidente, due soggetti su dieci sono a rischio di ammalarsi di qualche patologia mentale, piu' o meno grave, nel corso della propria esistenza. Ma al di la' delle cifre, sottolineano gli psichiatri, e' anche la "coscienza del malessere psichico", fino a pochi anni fa considerato di 'serie B', che sta crescendo sempre di piu'. "Da un lato - ha affermato il presidente della Sopsi Paolo Pancheri - e' in costante aumento il numero di persone che si rivolge al medico di base per disturbi fisici che nascondono, in realta', delle patologie psichiatriche: la depressione e l'ansia, ad esempio, molto spesso possono manifestarsi anche con disturbi e sintomi fisici. Questo vuol dire che c'e' una maggiore attenzione. Dall'altro lato, pero' - ha proseguito - e' in crescita anche la tendenza a richiedere aiuto per malesseri legati a normali momenti di vita o a periodi particolari dell'esistenza, da un lutto ad esperienze di particolare difficolta' ad esempio sul lavoro". Un nuovo approccio, secondo Pancheri, che dimostra una "crescita della sensibilita': Una volta si tendeva a tenersi dentro questo tipo di malesseri, ora non piu'. Questo perche' - ha spiegato - e' cresciuta la conoscenza dei disturbi e del disagio psichico, ma anche la consapevolezza del fatto che oggi e' possibile ricevere un aiuto specialistico per poter stare meglio". Ma dietro questo fenomeno, sottolineano gli psichiatri, si nasconde anche un altro tratto che caratterizza la societa' moderna: il bisogno di eliminare e cancellare completamente la sofferenza ogni volta e in ogni modo cio' sia possibile. Un fenomeno che presenta una duplice faccia: "Se il ricorso immediato al medico consente infatti, in vari casi, di diagnosticare precocemente dei disturbi psichiatrici magari in fase iniziale, e cio' e' senza dubbio positivo, - ha osservato Pancheri - l'altro lato della medaglia ci mostra come siano sempre di piu' le persone convinte che lo psichiatra possa rappresentare una sorta di 'panacea' contro tutti i malesseri dell'esistenza, anche quelli legati alla normalita' della vita". Una 'scappatoia', questa, che gli specialisti considerano ovviamente negativa ma anche molto preoccupante. Aspetti che, insieme a moltissimi altri temi (dagli ultimi sviluppi della farmacologia ai disturbi alimentari in crescita, dal mobbing al terrorismo) verranno sviscerati in questa tradizionale 'cinque giorni' romana della psichiatria, che vedra' riuniti nella capitale circa 3.000 esperti italiani e stranieri. (ANSA).