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CERVELLO: SCATTA SOLO A 25 ANNI L'ETÀ DELLA RAGIONE
di Cristiano Del Riccio
WASHINGTON - L'alta incidenza di incidenti stradali tra i giovani al volante trova una spiegazione scientifica: l'area del cervello "specializzata" nella prudenza matura pienamente solo a 25 anni. Una ricerca condotta da scienziati del National Institutes Health (NIH) di Washington mostra infatti che la corteccia pre-frontale, l'area del cervello che inibisce il comportamento imprudente, non matura a 18 anni, come si era finora creduto, ma solo a 25 anni.
La ricerca, guidata dallo psichiatra pediatrico Jay Giedd, ha mostrato inoltre che la maturazione avviene in molti casi prima nelle donne (con un anticipo di un anno o due sui maschi).
Lo studio fornisce una spiegazione scientifica al grande numero di incidenti stradali con giovani al volante, una situazione tenuta ben presente dalle compagnie di assicurazione che impongono premi maggiori ai guidatori sotto i 25 anni. I dati mostrano che per i teen-agers al volante le probabilità di avere un incidente stradale sono quattro volte maggiori dei guidatori più' maturi. E le probabilità di restare uccisi in un incidente automobilistico sono tre volte maggiori rispetto ai piloti più "anziani". Poiché i giovani guidatori hanno riflessi migliori, secondo i ricercatori, la spiegazione di queste cifre può essere trovata nel comportamento più imprudente dei giovani.
La ricerca guidata da Giedd, durata tredici anni, ha esaminato a intervalli di due anni circa duemila persone, in età iniziale tra i 4 e i 26 anni, con esami di risonanza magnetica al cervello. «I cervelli dei teen-ager sono semplicemente "in costruzione"», sottolinea il ricercatore.
Un'altra conclusione dello studio è che i comportamenti dei giovani sono più imprudenti quando sono in compagnia di coetanei. I ricercatori hanno chiesto a volontari divisi in tre gruppi di età (dai 13 ai 16 anni, dai 18 ai 22 anni, dai 24 anni in su) di portare due coetanei. I volontari sono quindi stati sottoposti a simulazioni di guida al computer. I test hanno mostrato che i guidatori dei primi due gruppi di età si lanciavano in comportamenti molto più imprudenti quando in compagnia dei coetanei.
Lo studio, secondo Giedd, mostra anche per quale motivo i giovani hanno una tendenza maggiore, quando sono in gruppo, a bere alcolici, sperimentare droghe o rendersi protagonisti di comportamenti criminali. Lo spostamento scientifico dai 18 ai 25 anni della "età della ragione" mostra che molte delle decisioni importanti prese nella vita - dalla carriera scolastica a quella professionale, dal matrimonio al servizio militare - sono adottate quando il ciclo di maturazione cerebrale non è ancora completo.
Proprio nelle prossime settimane la Corte Suprema degli Stati Uniti dovrà decidere a partire da quale età i criminali giovanili potranno essere condannati a morte: lo studio dei ricercatori del NIH potrebbe diventare un elemento di riflessione per i giudici.(ANSA).
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