venerdì 18 febbraio 2005

Washington University
l'area del sesto senso

Ansa.it Salute 18.02.2005 - 10:02:11
Scoperta nel cervello l'origine del sesto senso
Silvia Nava

Il sesto senso esiste, e risiede nella corteccia cingolata anteriore del cervello, in una regione tra i due emisferi.
La scoperta, merito di un gruppo di scienziati della Washington University, potrebbe avere risvolti in ambito psichiatrico, spiegando l'origine neurologica di comportamenti anomali comuni nei pazienti schizofrenici e con disturbi ossessivo-conpulsivi.
I ricercatori infatti hanno dimostrato che la corteccia cingolata, oltre a essere sede decisionale del cervello, è in grado di avvertirci a livello inconscio che qualcosa non va, che una nostra azione potrebbe avere effetti deleteri o che l'ambiente in cui ci troviamo potrebbe regalarci qualche spiacevole sorpresa.
Per dimostrarlo gli esperti hanno coinvolto dei giovani sani in esercizi di rapidità con colori e frecce al computer.
Prova dopo prova i ragazzi hanno preso a sbagliare meno, come se il loro cervello avesse scoperto il trucco del gioco; dalla risonanza magnetica funzionale i ricercatori hanno notato un aumento di attività della corteccia cingolata anteriore.
Ciò significa che in caso di difficoltà la corteccia si mette in moto, senza che l’individuo se ne accorga, per migliorare i riflessi e sfuggire agli errori.
Negli schizofrenici alcune anomalie strutturali della corteccia potrebbero impedire questo meccanismo, e portare a comportamenti anomali. Viceversa, hanno concluso gli esperti, un eccessivo funzionamento di questo allarme inconscio potrebbe spiegare perché gli individui ossessivo-compulsivi vedono il pericolo laddove non esiste.


La Gazzetta del Mezzogiorno 18.2.05
«Il sesto senso è nella corteccia cingolata»

E' una sede decisionale del cervello, ovvero il circuito che ci aiuta a formulare scelte cruciali, ben ponderate perchè questa corteccia è crocevia tra ragione ed emozioni nonchè sede di ragionamenti complessi
ROMA - Il sesto senso esiste e risiede nel cervello in una regione tra i due emisferi.
La scoperta, riportata sulla rivista americana Science, è degli scienziati della Washington University a St. Louis e indica come sede del sesto senso la corteccia cingolata anteriore.
Qui risiede un sistema di allarme che ci avverte per tempo quando qualcosa non va o quando qualche nostra azione potrebbe compromettere la nostra incolumità, ha spiegato Joshua Brown; si tratta di un circuito che ci dà informazioni per aggiustare la rotta dei nostri comportamenti e metterci al riparo dai pericoli.
La scoperta può avere risvolti in ambito psichiatrico perchè potrebbe spiegare l'origine neurologica di comportamenti anomali comuni nei pazienti schizofrenici e con disturbi ossessivo-conpulsivi.
In effetti la corteccia cingolata è una vecchia conoscenza dei neurologi perchè in alcune malattie proprio come la schizofrenia e nei disturbi ossessivo-compulsivi può essere anatomicamente diversa rispetto alle persone sane.
Inoltre tempo addietro la corteccia cingolata è stata riconosciuta sede decisionale del cervello, ovvero il circuito che ci aiuta a formulare scelte cruciali, ben ponderate perchè questa corteccia è crocevia tra ragione ed emozioni nonchè sede di ragionamenti complessi.
In questo studio i ricercatori hanno dimostrato che la corteccia cingolata anteriore fa molto di più avvertendoci a livello inconscio che qualcosa non va, che una nostra azione potrebbe avere effetti deleteri o che l'ambiente in cui ci troviamo è in maniera anche impercettibile diverso dal solito e potrebbe regalarci qualche spiacevole sorpresa.
Per dimostrarlo gli esperti hanno coinvolto dei giovani sani. Di fronte a un computer gli individui dovevano guardare un pallino o bianco o blu divenire una freccia in un batter d'occhio. La freccia si poteva muovere sullo schermo in due direzioni opposte. Il compito dei ragazzi era di tenersi allerta e spingere un bottone a seconda della direzione presa dalla freccia. A complicare le cose di tanto in tanto faceva la sua comparsa una seconda freccia e in questi casi i giovani avevano il compito di indicare la direzione presa dalla prima freccia spingendo i pulsanti in maniera invertita rispetto al solito, pena l'errore.
Ma questa complicazione non era decisa per far venir loro il mal di testa, bensì per creare una situazione di conflitto.
Tra l'altro in tutto il gioco c'era un trucco di cui i giovani erano stati tenuti all'oscuro: quando il pallino iniziale era blu con molta probabilità sarebbe comparsa la seconda freccia di disturbo.
Ebbene, prova dopo prova, i ragazzi hanno preso a sbagliare di meno come se il loro cervello avesse scoperto il trucchetto del colore, anche se consciamente i ragazzi non se ne erano accorti. Via via che le loro performance miglioravano i ricercatori, che stavano spiando il cervello dei volontari con la risonanza magnetica funzionale, notavano un aumento di attività della corteccia cingolata anteriore in concomitanza della comparsa della freccia ingannatrice.
Ciò significa, ha dedotto Brown, che tale corteccia impara a sentire odore di inganno e si mette in moto avvertendo la persona di cambiare istantaneamente comportamento (in questo caso di spingere il bottone opposto).
L'individuo non prende coscienza di questo cambiamento imminente ma i suoi riflessi migliorano e questo nella vita reale significa che il sistema endogeno ha dato l'allarme in tempo per sfuggire a un errore.
Se, com'è possibile viste le anomalie strutturali di questa corteccia, negli schizofrenici ciò non avviene loro possono andare incontro a comportamenti anomali. Viceversa, hanno concluso gli esperti, un eccessivo funzionamento di questo allarme inconscio potrebbe spiegare perchè gli individui ossessivo-compulsivi vedono il pericolo laddove non esiste.
CERVELLO: STRATA, SESTO SENSO SPIEGA AZIONI SCHIZOFRENIA
Non voglio fare una cosa ma la faccio, perchè privo di un freno inibitorio: forse questa condizione, tipica di schizofrenici o persone con disturbi ossessivo-compulsivi, si basa su anomalie della corteccia cingolata.
E’ la possibilità che si intravede nella scoperta dell’area del sesto senso che la rivista Science pubblicherà domani, ha riferito in un commento alla notizia Piergiorgio Strata del Dipartimento di Neuroscienze, Sezione di Fisiologia, dell’Università di Torino.
La scoperta è dunque molto importante, ha concluso Strata, ma non è certo foriera di alcuna applicazione in campo medico nell’immediato; tuttavia potrebbe in futuro facilitare la diagnosi di certe malattie e indicare ai medici in quale regione del cervello dei pazienti concentrare l’attenzione alla ricerca di anomalie e disfunzioni. Ma a lungo termine, ha auspicato Strata, la scoperta americana potrebbe fornire le basi per nuove terapie che ripristinino il corretto funzionamento di questa regione corticale, sia farmacologicamente sia con la stimolazione magnetica transcraniale già oggi usata in alcuni centri mondiali per curare la depressione.
I ricercatori dell’Università di Washington hanno trovato che ci serviamo della corteccia cingolata anteriore per predire se compiremo un’azione sbagliata o giusta e quindi in un certo qual modo questa regione ci avverte di ciò che andremo a fare dandoci una chance in piu per correggerci prima che sia troppo tardi.
In alcuni individui schizofrenici, ha suggerito Strata, un’anomala attività della corteccia cingolata anteriore potrebbe impedire di valutare la bontà di certi comportamenti e lasciare che l’individuo agisca sulla base delle emozioni o come obbligato da un Io imperativo. Da queste situazioni potrebbero ad esempio scaturire atti criminosi.
Inoltre, ha aggiunto Strata, questa regione corticale ha un ruolo di collegamento tra ragionamento e risposte emotive, quindi a maggior ragione potrebbe essere importante per tenere a bada le reazioni istintive ed evitare comportamenti sbagliati e pericolosi dettati dall’impulso del momento