venerdì 18 febbraio 2005

XXI secolo?
tutti contro Satana...

Corriere della Sera 18.2.05
Un ateneo pontificio invita in cattedra esorcisti, psicologi, sociologi e persino un poliziotto per «addestrare» i sacerdoti
Vaticano, primo corso contro il maligno
Lezioni in videoconferenza, 120 iscritti. «Tra i giovani cresce un satanismo fai da te, colpa anche dei giochi di ruolo»
Luigi Accattoli

ROMA - «Se Dio cresce / il diavolo aumenta», cantava il poeta Clemente Rebora. Ma se a crescere è il satanismo - cioè il «culto» di Satana - tocca alla Chiesa prendere contromisure, tipo il corso di aggiornamento per sacerdoti su «esorcismo e preghiera di liberazione», che è partito ieri presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Il corso è un’iniziativa senza precedenti, che l’Università dei Legionari di Cristo ha promosso in collaborazione con il Gris, Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa, specializzato nel tenere sotto controllo il fenomeno culturale del satanismo. Le sette lezioni vengono tenute da quattro esorcisti, un teologo, un giornalista, una psichiatra, uno psicologo-poliziotto e un antropologo. Tutti sono chiamati ad «analizzare il tema della possessione diabolica alla luce della sempre maggiore diffusione del satanismo tra i giovani di oggi» e a dare suggerimenti ai futuri esorcisti.
Il sociologo Carlo Climati nella lezione introduttiva ha parlato di un «satanismo casereccio» che dilaga tra i giovani di oggi, soprattutto attraverso la «visitazione dei siti internet che inneggiano a Satana». Le vere e proprie sette sataniche in Italia sarebbero una trentina, con un giro di gente che arriverebbe alle centomila persone, di cui il 72 per cento giovani tra i 17 e i 28 anni.
Per riconoscere in tempo l’attrattiva satanista nei ragazzi, Climati dà dieci consigli ai genitori: dialogo, fare conversazione a tavola spegnendo il televisore, osservare il comportamento, il corpo (tatuaggi, ferite), l’abbigliamento (abiti neri, magliette con immagini blasfeme), le letture, la musica che ascoltano, le copertine dei compact (se hanno «immagini blasfeme, sanguinarie o se raffigurano simboli satanici»), fasi di mutismo, necessità di ricevere «iniezioni di ottimismo».
Climati ha appena pubblicato una ricerca intitolata «I giochi estremi dei giovani» (Edizioni Paoline), dove segnala che i «giochi di ruolo» possono avviare i giovani a «familiarizzare» con lo spiritismo e con «fantasie» di possessione diabolica e di reincarnazione.
Per indicare ai corsisti le tracce del satanismo nella cultura giovanile, Climati terrà lezioni multimediali, utilizzando video musicali, testi di canzoni, interviste di giovani. La stessa organizzazione del corso è tra le più moderne: gli iscritti sono 120 (sacerdoti e chierici), 70 dei quali presenti in aula e 50 che seguono in videoconferenza da Bologna, Perugia e Caserta.
Tra i quattro esorcisti che portano la loro «testimonianza» ai corsisti, c’è padre Francesco Bamonte, della diocesi di Roma, che concorda con Climati sulla «crescita» del fenomeno del satanismo, motivata dal «desiderio di toccare il mondo dell’aldilà per vie false» e magari «pericolose». Per esempio le sedute spiritiche possono essere un gioco, nell’intenzione di chi vi partecipa, ma «possono dare spazio all’azione occulta di uno spirito demoniaco che si finge anima dell’aldilà per colpire meglio chi sta facendo la seduta».
Il fascino dell’occulto può «irretire» le menti e portare persone immature «a compiere gesti estremi, persino dei delitti», intesi come «omaggio a Satana», dice Climati. Su questo aspetto del fenomeno satanista viene consigliato agli iscritti al corso la lettura di un’inchiesta appena pubblicata da due giornalisti, Fabio di Chio e David Murgia, intitolata «Satana in tribunale» (Edizioni San Paolo): sostiene che «in poco più di dieci anni i crimini satanici e quelli legati a sette dell’occulto sono più che raddoppiati in Italia».
Entusiasta del corso è il decano degli esorcisti italiani, don Gabriele Amorth: «Ho sempre desiderato che si aprissero delle scuole per preparare i giovani preti a questo ministero difficile e indispensabile».
Amorth ha sostenuto anni addietro che il nuovo rito degli esorcismi ha formule «deboli» rispetto al rito tradizionale, ma oggi ha cambiato opinione, perché - dice - «ho conosciuto meglio la nuova formula». Concorda un altro esorcista, docente al corso, don Gabriele Nanni: «Il nuovo rito è meno colorito, ma l’efficacia non dipende dalle formule, quanto piuttosto dall’azione di Cristo che si prolunga in quella del sacerdote. E forse si può dire che la formula usata da Gesù nei Vangeli - "Taci! Esci da quest’uomo" - era anche più sobria di quella attuale».

Liberazione 18.2.05
L'università dei "Legionari di Cristo" fa scuola ai sacerdoti con antropologi e psichiatri
Vaticano, satana ed esorcismi.
Il corso per i preti anti-diavolo

Fulvio Fania

Città del Vaticano. Alle prese con Satana, il protagonista alla moda tra i "satanisti" oppure il vecchio diavolo che possiede gli indemoniati. L'esorcismo collocato in mezzo alle valutazioni del sociologo, dell'antropologa, dello psichiatra e del criminologo; la pratica liturgica del "vade retro" accanto all'indagine sul fascino che i riti satanici esercitano su gruppi di giovani spesso associati a ideologie razziste e violente; molte raccomandazioni alla cautela - «non vogliamo favorire forme di superstizione e pratiche magiche» -, ma in definitiva la ferma volontà di riaffermare che in qualche caso per scacciare il demonio ci vuole il prete.
E' questo il corso di formazione per sacerdoti e seminaristi "Esorcismo e preghiera di liberazione" che si è inaugurato ieri all'Università pontificia Regina Apostolorum, l'ateneo gestito dai Legionari di Cristo, una congregazione cattolica di impronta tradizionalista fondata nel 1941 da Marcial Maciel Degollado, che dopo essersi trascinato per decenni antiche accuse di abuso sessuale, ha recentemente ceduto la guida dell'organizzazione al messicano Alvaro Corcuera Martinez del Rio.
Al corso del "Regina Apostolorum" Satana non appare come un generico "Mysterium iniquitatis", ormai ridotto a poco più che una metafora del male, ma come «tanti demoni», cioè «angeli creati buoni da Dio» che si sono però «trasformati in malvagi e agiscono nel mondo per odio contro Dio». Così li "personifica" Francesco Bamonte, uno dei quattro esorcisti che terranno lezione ai centoventi partecipanti, tutti sacerdoti o seminaristi che vivono in Italia, pur provenendo anche da altri paesi; soltanto alcuni sono aderenti ai "Legionari" mentre gli organizzatori riferiscono che molti altri avrebbero voluto partecipare dall'estero e per questo si sta pensando ad ulteriori corsi intensivi.
A preoccupare Cecilia Gatto Trocchi, da anni impegnata con il Gris (Gruppo ricerca informazione socio-religiosa) a indagare il fenomeno delle nuove forme di religione, pure quelle del diavolo, non sono tanto le sette sataniche più note e crudeli, Bestie o Bambini di Satana, quanto il diffondersi di satanismi fatti in casa da piccoli circoli giovanili, non più misteriosamente rifugiati nei boschi ma spesso collegati via web. Ne parla anche Marco Strano, criminologo della Polizia di Stato. Sul versante opposto, secondo l'esorcista Gabriele Nanni, aumentano i cattolici che corrono dal sacerdote ritenendosi posseduti dal diavolo. Magari - riconosce il prete - hanno piuttosto bisogno dello psichiatra ma rifiutano la propria malattia mentale. Ciononostante - sostiene sempre Bamonte - su 200 o 300 casi una ventina denoterebbe l'effettiva presenza di Satana. Ecco allora che scende in campo l'esorcista e, a questo punto, i Legionari lo vogliono molto preparato a distinguere e ad agire.
Carlo Climati, che nella sua relazione suggerisce ai genitori alcuni "segni" in base ai quali possono individuare se il loro figlio è stato tentato da mode sataniche, ci spiega che il corso del Regina Apostolorum vuole liberare l'esorcismo dal cliché cinematografico dei corpi indemoniati che vomitano fiele. Da parte sua, don Nanni richiama i colleghi a non "inventare i riti" attenendosi invece al Rituale ufficiale che la Santa sede ha aggiornato nel '99 e ripubblicato lo scorso anno. Insomma, un esorcismo rivisitato e tuttavia pur sempre un esorcismo, proprio nel momento in cui la Chiesa si mostra allarmata dalla diffusione di ritualità magiche, di sincretismi religiosi, di nuove forme di irrazionalità, che in varie parti del mondo allontanano molti fedeli dalle più classiche parrocchie.