giovedì 24 marzo 2005

restano solo gli anziani a difendere la memoria storica europea?

Repubblica.it 24.3.05
Il presidente Aned: "Non doveva essere qui. Una offesa ai morti la legge che riconosce i repubblichini di Salò come belligeranti"
Commemorazione Fosse Ardeatine
alcuni ex deportati contro Storace
Ciampi: "Siamo tutti italiani e dobbiamo venire a rendere omaggio"

ROMA - Proteste contro la presenza del governatore Storace stamattina durante la cerimonia del 61esimo anno dall'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il presidente della Regione faceva parte di una delegazione composta, tra gli altri, dal Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi, dal Ministro della Difesa Antonio Martino, dal Sindaco Walter Veltroni e il Presidente
Provincia Enrico Gasbarra.
Durante la celebrazione due esponenti dell'Associazione Nazionale Ex Deportati hanno abbandonato la delegazione: "Non doveva essere qui oggi - ha detto un membro dell'Associazione, Mario Limentani, riferendosi a Storace - offende la memoria dei poveri morti. Io sono stato 18 mesi in un campo di sterminio e sono stato torturato". Aldo Pavia, che è anche presidente dell' Aned, gli ha fatto eco: "Rispetto le istituzioni, in questo caso non chi le rappresenta. Sono contro la legge che mira a riconoscere i repubblichini di Salò come belligeranti, loro che hanno venduto per 12.000 lire tre persone della mia famiglia e me e mia nonna per 5.000 lire. Trovare qui Storace dopo 60 anni mi sembra semplicemente uno spot elettorale di cattivo gusto".
Dello stesso avviso anche il presidente dell' XI municipio, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: "Avrei dovuto essere nel palco delle autorità, ma per scelta mi sono messo fra la gente. Equiparare i repubblichini di Salò ai partigiani è un vero schiaffo a questa giornata".
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è intervenuto successivamente in difesa del governatore. "Siamo tutti italiani - ha detto - e dobbiamo venire tutti qui a rendere omaggio". Gli ha fatto eco il Presidente della Provincia Enrico Gasbarra, smorzando i toni: "Capisco il dolore e i sentimenti dei figli dei familiari, ma le istituzioni vanno rispettate. Mi auguro anzi che ogni anno si allarghi sempre di più la partecipazione".