mercoledì 20 aprile 2005

dai mondi tolemaici
gatti e schizofrenia...

Yahoo! Salute 19.4.05
Il Pensiero Scientifico Editore
Psichiatria, Psicologia e Neurologia
Toxoplasmosi materna e rischio di schizofrenia
Antonella Sagone
È stata trovata una connessione fra la toxoplasmosi contratta in gravidanza e una maggiore frequenza di sintomi schizofrenici riscontrati nel figlio più avanti nella vita. Questo dato è stato presentato in un articolo comparso sulla rivista American Journal of Medicine.
La toxoplasmosi è una malattia causata da un parassita del gatto e di altri felini. Di decorso lieve e a volte senza sintomi negli adulti, può invece avere conseguenze serie se contratta dalla donna durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza, in quanto il parassita può superare la barriera placentale e causare malformazioni neurologiche, calcificazioni intracraniche o danni alla retina del nascituro. In alcuni casi il neonato, asintomatico alla nascita, sviluppa dei sintomi dopo qualche settimana; in altri casi l’infezione resta senza alcuna conseguenza per il feto. Allo scopo di prevenire e combattere questo rischio, viene effettuato un test di controllo sugli anticorpi materni, ripetuto dopo qualche tempo durante la gravidanza per accertarsi che l’eventuale presenza di anticorpi segnali l’immunità acquisita in precedenza, piuttosto che un’infezione in atto. In caso di infezione durante la gravidanza, è opportuno sottoporsi a una terapia farmacologica appropriata.

I ricercatori hanno studiato un ampio campione di donne che avevano partorito fra il 1959 e il 1967, prendendo in esame i dati relativi agli anticorpi contro il toxoplasma. La risposta anticorpale è stata classificata nelle tre categorie di negativa, moderata e alta, indicando quest’ultima la probabile infezione in atto nel corso della gravidanza. alla luce di questi dati sono stati messi a confronto due gruppi di nati, 63 dei quali avevano in seguito sviluppato schizofrenia o altri disturbi dello spettro schizofrenico, a fronte di 123 soggetti con caratteristiche simili a quelle del primo gruppo, che non presentavano questi disturbi.

La presenza di un elevato tasso di anticorpi IgG materno è stato correlato a un maggior numero di casi di schizofrenia o di sintomatologie schizofreniche, mentre un tasso negativo o medio non ha mostrato alcuna correlazione. Gli autori ipotizzano due possibili spiegazioni per questo fenomeno: l’effetto diretto dell’infezione sul feto oppure quello dovuto agli anticorpi materni. La prevenzione di questa patologia tramite accurati screening rimane la pratica più importante per affrontare questo problema, mentre sarebbe opportuno ripetere lo studio per aggiungere ulteriore evidenza ai suoi risultati.

Fonte: Brown AS, Schaefer CA, Quesenberry CP. Materlan exposure to toxoplasmosis and the risk of schizophrenia in adult offspring. Am J Psichiatry 2005;162:767-73.