La Sicilia 20.4.05
Cinema
Donatella Finocchiaro sul set di Marco Bellocchio
L'attrice catanese scelta dal regista per il nuovo film girato tra Termini e Cefalù: «Il successo mi è piovuto dal cielo»
Aldo Librizzi
Roberta Torre, dopo averla vista recitare per la prima volta, ha subito sentenziato «questa è la mia attrice per Angela; ma lei - chiediamo a Donatella Finocchiaro, nelle settimane scorse nel palermitano, sul set del nuovo film di Marco Bellocchio girato in diverse zone della Sicilia - cosa aveva fatto prima, dove era come era entrata all'improvviso così prepotentemente dalla porta principale nel mondo del cinema? «Prima di allora – dice Donatella Finocchiaro – avevo preso una laurea in giurisprudenza non interamente utilizzata in quanto ho fatto pratica per qualche anno presso uno studio di avvocato. In realtà poi ho abbandonato tutto e mi sono iscritta ad una scuola di teatro.
Si può dire che la sua prima autentica maestra sul set sia stata Roberta Torre? Dopo il successo del film nel ruolo di Angela e le esaltanti critiche al festival di Cannes lei come ha preso il tutto?
«Devo sinceramente dire che mi è come caduto dal cielo un successo che non mi aspettavo e quindi ancora più gradito. Mi sono trovata improvvisamente proiettata nel mondo del cinema e del teatro; proprio in quel periodo ho sposato un attore e quindi allontanarsi dalla legge è stato quasi un obbligo per avvicinarmi al mondo dello spettacolo».
Il suo modo di recitare presenta i requisiti della naturalezza. Con questo recente film girato nei dintorni di Palermo ha fatto un grosso salto di qualità, è scesa alla corte di uno dei più famosi registi italiani, Marco Bellocchio.
«Si può senz'altro dire che Marco Bellocchio è uno dei pochi rimasti. In questi giorni abbiamo girato una scena abbastanza interessante e sono stata spremuta come un limone fino a quando non ha trovato la giusta impostazione. E' una persona che non si può prendere in giro possiede una grande e esperienza e sa già dove ti vuole condurre».
Come è stata scelta tra diverse partecipanti al ruolo?
«Abbiamo fatto un provino e poi una chiacchierata in cui mi ha detto che il ruolo di protagonista non era per me, perché cercava una ragazzina di vent'anni poi mi volle dopo alcuni mesi per un altro provino, già alla prima sortita mi disse delle belle cose sino a quando mi chiamò per il provino definitivo ed è andata! Castellitto come compagno di lavoro lo considero uno dei grandi attori italiani ed internazionali la prima volta che l'ho incontrato ero emozionata».
Lei che è di Catania, come considera questo lato della Sicilia?
«Conosco benissimo Palermo perché avevo dei parenti in questa città e poi in estate per diversi anni sono andata a fare i bagni a Cefalù».
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»