Corriere della Sera 3.4.05
CINETECA «I pugni in tasca» fanno ancora male?
Restaurato l’esordio di Bellocchio
Una giornata per Marco Bellocchio in Cineteca. Dopo quarant’anni, una copia restaurata del suo primo film, «I pugni in tasca», verrà proiettata ogni domenica, da oggi (alle 21.30) al 18 settembre.
Nell’Italia del 1965 nulla preparava a un antieroe come Alessandro (l’esordiente Lou Castel). Rampollo di una famiglia piacentina, contestava i valori borghesi uccidendo il fratello ritardato e la madre oppressiva. Oggi appare evidente come, nel rapporto di Bellocchio con le proprie radici, l’odio disperato sia accompagnato da un amore rabbioso. Giusto, quindi, iniziare alle 15 con due mediometraggi autobiografici e memoriali «Vacanze in Val Trebbia» e «Addio al passato».
La vena comico-grottesca che tanto piacque a Mario Soldati nel 1965 si ritrova nel recente «L’ora di religione», in programma alle 17. Alle 19, i nove video finalisti del concorso «Location Piacenza». (Alberto Pezzotta)
Repubblica, ed. di Milano
Domenica mattina coi Pugni in tasca
MARIO SERENELLINI
Piacenza, città natale di Marco Bellocchio, è anche la sua mini-Cinecittà. Lì sono ambientati alcuni tra i suoi documentari più pungenti, di lì parte ‘Piacenza Location´, concorso nazionale rivolto ai giovani videomaker. Saranno proprio i corti finalisti della seconda edizione a focalizzare una giornata di proiezioni, ‘Location Bellocchio´, con cui la Cineteca Italiana rende oggi omaggio, all´Oberdan, al grande regista: la presentazione di nove video alle 19, a ingresso libero, sarà seguita da una degustazione di prodotti tipici locali (quasi una ‘Piacenza Collation´). Aperta alle 15 da Vacanze in Val di Trebbia documentario del 1980 (con musiche di Nicola Piovani) che da ciak "in famiglia" trae pretesto per un´arguta radiografia delle origini, la non stop Bellocchio prosegue col recente Addio del passato, caldo, affettuoso reportage nel nome di Verdi, condotto sui volti e le voci di nuove interpreti e degli anziani della casa di riposo intitolata al musicista. Infine, il miglior Bellocchio di finzione, con due film agli estremi della sua carriera, ma saldati, a decenni di distanza, da una stessa, intatta passione civile, oltre che dai turbamenti d´una personalità insofferente e ostinata. Da una parte, alle 17, L´ora di religione del 2002, apologo furente e visionario sul diritto/dovere etico di dubitare con la propria testa, tema su cui il regista sta tornando in Il regista di matrimoni ora in lavorazione (ancora con Sergio Castellitto, oltre che con Sami Frey e Donatella Finocchiaro). Dall´altra, alle 21.30, l´esordio folgorante del 1965, Pugni in tasca, film tra i più esplosivi contro l´istituto della famiglia borghese, interpretato da un memorabile Lou Castel. Sarà questo capolavoro che, 40 anni dopo, la Cineteca proietterà poi ogni domenica (fino al 18 settembre), dopo la felice esperienza delle ‘maratone settimanali´ di I 400 colpi e Baci rubati.
LOCATION BELLOCCHIO, Cineteca Italiana Milano
Viale Vittorio Veneto 2
Tel. 02.77.40.63.00
Spazio Oberdan, dalle ore 15
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
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