venerdì 6 maggio 2005

Margherita Hack e l'ateismo

Repubblica Genova 6.5.05
IL PERSONAGGIO
Persino fotografie dai cellulari per l'astrofisica
Tre "tutto esaurito" per la stella Hack
Agnosticismo e ateismo al centro della conferenza di ieri alla Berio


IL TEATRO della Corte esaurito per tre sere, gli applausi da stadio quando lei arriva sul palcoscenico, le mani dietro la schiena un po' curva, e sorride sorniona, riprendendo la battuta all'attrice e coautrice Sandra Cavallini: «Ce l'ho io, la luna!». Ma se sullo sfondo passano immagini video tra il liquido e l'onirico accompagnata da musiche dissonanti, se il testo di "Variazioni sul cielo", pur con il massimo della divulgazione, impone di fare i conti con le reminiscenze scolastiche di fisica e geografia astronomica, la vera stella è proprio lei, Margherita Hack. La grande astrofisica riempie il teatro al di là delle pur positive previsioni, scatenando non soltanto la passione per la scienza, ma anche quella della partecipazione civile. Perché alla fine del breve spettacolo diretto da Fabio Massimo Iaquone, Sandra Cavallini, mentre non si fermano gli applausi, i cellulari scattano foto a ripetizione e i ragazzi si accalcano sotto il palco, si rivolge al pubblico: grazie della vostra accoglienza, ma adesso vorrei chiedervi di andare a firmare, uscendo, la petizione al presidente Ciampi perché nomini senatore a vita la grande astrofisica, ma anche testarda esponente del libero pensiero e dell´impegno laico. Lei, un'onda dei capelli bianchi su metà faccia, si stringe sorridendo nella casacca rossa e a sua volta ringrazia, ragazza di ottantatrè anni divertita da questa nuova esperienza, che arriva quasi di pari passo con quella della politica: ha accettato la candidatura alle regionali in Lombardia per il Pdci, ed è stata largamente eletta, anche se intenzionata a lasciare il seggio. E così l'invito a chiedere un seggio a palazzo Madama per Margherita è prontamente raccolto: nel foyer della Corte i fogli si strappano letteralmente di mano, in dieci minuti si raccolgono centinaia di nomi e firme. Così tutte le sere.
«Un trionfo, non c'è nient'altro da dire, e lei è una persona stupenda» dice Carlo Repetti, direttore dello stabile. Ma, a parte lo spettacolo, e sicuramente anche grazie alla notorietà data dalla presenza a tante trasmissioni televisive, scientifiche e no, è proprio l'invito a pensare con la propria testa quello che ha conquistato i genovesi, che in questi giorni l'hanno seguita in più appuntamenti. Particolare affollamento ieri pomeriggio alla Biblioteca Berio, dove la Hack, su invito dell'Uarr, l'Associazione degli atei razionalisti, ha parlato su Ateismo e agnosticismo; perché una persona che ragiona non può che essere agnostica, porsi dei dubbi, ha detto ribadendo quello già annunciato mercoledì nella conversazione su università e ricerca alla Libreria del Porto Antico, ma io vado al di là, impegno il mio ateismo come una fede.
(d. al.)