Nell'allegato al numero in edicola di "Ville & Casali" di Giugno, dal titolo "Le case del jazz - i musicisti si raccontano attraverso le abitazioni"
c'è un ampio servizio con grandi foto a colori sulla casa di
Enrico Pieranunzi
c'è un ampio servizio con grandi foto a colori sulla casa di
Enrico Pieranunzi
uno stralcio dall'inizio dell'articolo:
L'IRONIA DEL POETA
La critica internazionale lo celebra come uno dei grandi maestri del jazz contemporaneo per il lirismo espresso dal suo tocco leggero sulla tastiera. Il pianista romano vive nella Capitale, in un luogo carico di luce e di simbolismo anche grazie ad un contributo speciale
Con il pubblico ama scherzare sulla presunta malinconia della musica che compone, sul pathos che il suo tocco leggero, raffinato ed intenso riesce, ogni volta, a trasmettere alla platea entusiasta ed emozionata. Ma quando si entra nell'abtazione romana di Enrico Pieranunzi, un musicista che, grazie al suo talento di pianista e di compositore, occupa ua posizione di rilievo nel panorama jazzistico mondiale, ci si accorge che si tratta di un piccolo trucco della sua grande ironia. L'ampio soggiorno, pieno di luce e di colore, sembra pensato per la musica, anzi, per il pianoforte, la cui caratteristica silhuette appare riproposta anche nel soffitto.
Un equilibrio perfetto regna poi tra gli oggetti e i suggestivi affreschi alle pareti, il cui autore è Massimo Fagioli, psichiatra di importanza storica ma anche artista architetto, regista. Dopo aver realizzato insieme al musicista la colonna sonora del suo film Il cielo della luna, gli ha "regalato" le originalissime immagini che sono ora dipinte sui muri. Sembrano gli accenni di una storia, come il cerchio giallo dipinto accanto al pianoforte, che fa pensare al sole, al particolare calore che vive nella musica di Pieranunzi, quel melos mediterraneo che il maestro sa fondere magistralmente con l'improvvisazione jazzistica e con la tradizione "colta".
...Con il pubblico ama scherzare sulla presunta malinconia della musica che compone, sul pathos che il suo tocco leggero, raffinato ed intenso riesce, ogni volta, a trasmettere alla platea entusiasta ed emozionata. Ma quando si entra nell'abtazione romana di Enrico Pieranunzi, un musicista che, grazie al suo talento di pianista e di compositore, occupa ua posizione di rilievo nel panorama jazzistico mondiale, ci si accorge che si tratta di un piccolo trucco della sua grande ironia. L'ampio soggiorno, pieno di luce e di colore, sembra pensato per la musica, anzi, per il pianoforte, la cui caratteristica silhuette appare riproposta anche nel soffitto.
Un equilibrio perfetto regna poi tra gli oggetti e i suggestivi affreschi alle pareti, il cui autore è Massimo Fagioli, psichiatra di importanza storica ma anche artista architetto, regista. Dopo aver realizzato insieme al musicista la colonna sonora del suo film Il cielo della luna, gli ha "regalato" le originalissime immagini che sono ora dipinte sui muri. Sembrano gli accenni di una storia, come il cerchio giallo dipinto accanto al pianoforte, che fa pensare al sole, al particolare calore che vive nella musica di Pieranunzi, quel melos mediterraneo che il maestro sa fondere magistralmente con l'improvvisazione jazzistica e con la tradizione "colta".
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