lunedì 8 settembre 2003

Libertà

Libertà 8.9.03
Sconfitto a Venezia, “Buongiorno, notte” tra venerdì e sabato ha già incassato 350mila euro
Per Bellocchio partenza sprint
Il pubblico in fila. Rai: mai più nostri film a Venezia
di Alfredo Tenni

Gioie e dolori il giorno dopo la beffa a Venezia. Per Marco Bellocchio, “gratificato” di un premio minore alla Mostra del cinema per il suo Buongiorno, notte è già ora di girare pagina e di guardare altrove. Incombe il laboratorio Farecinema nella sua Bobbio che comincerà domani e fino al 20 settembre nel borgo dell'alta Val Trebbia, sarà una fucina di incontri, proiezioni e lezioni di cinema pilotate dal regista piacentino. Ma prima, c'è ancora tempo per togliersi qualche sassolino.
«E' un destino. Io sono irrimediabilmente un non riconciliato. Un isolato. C'è qualcosa che mi rende estraneo, eppure stimo e sono stimato, ma estraneo: incapace di fare famiglia col cinema italiano». In un'intervista a Repubblica Bellocchio commenta il verdetto della giuria della Mostra che ha assegnato il Leone d'oro al film russo Il ritorno, preferito al suo Buongiorno, notte. «Ho avuto una reazione di amarezza - dice il regista che non ha presenziato alla premiazione per asssistere alla proiezione del suo film all'Eden di Roma - non ho avuto voglia di vedere attorno a me facce dolenti. Volevo un po' di contentezza».
Bellocchio non risparmia qualche battuta rivolta al presidente della giuria, Mario Monicelli: «Monicelli è simpatico. E poi ognuno ha la sua testa. Si può amare un film oppure no. Aveva detto che a parità di condizioni si dovevano premiare film italiani. Noi italiani siamo imbattibili a non difendere le nostre cose».
Ma intanto il premio più bello per Bellocchio arriva dal pubblico. Il film infatti va molto bene al botteghino ed ha incassato in due giorni, venerdì e sabato, 350.000 euro, secondo i dati resi noti dalla 01 Distribution.
Nella classifica dei film più visti è terzo, dopo due colossi Usa come Hulk e La maledizione della prima luna. Ne sono state distribuite 170 copie, il che porta a una media per copia di 2187,5 euro, che, affermano alla 01 Distribution, è superiore a quella di Hulk
. In casa Rai intanto proclami di fuoco nei confornti della Mostra del cinema, con gran dispiacere del direttore De Hadeln. Giancarlo Leone, amministratore delegato di RaiCinema, prende carta e penna per scrivere al presidente della Biennale Bernabè una lettera in cui si annuncia la decisione di non portare più i film prodotti da RaiCinema a Venezia.
«Il caso Bellocchio è la goccia che ha fatto traboccare il vaso - dice Leone - questa decisione non riguarda soltanto Buongiorno, notte, ma in generale non crediamo ci siano alcune garanzie sui criteri della selezione dei film, sulla composizione delle giurie e in generale verso quell'attenzione all'industria cinematografica italiana che vorremmo».
Leone, che sottolinea la stima verso Bernabè, aggiunge che «per evitare anche in futuro polemiche, meglio essere con i nostri film altrove, come a Montreal, a Cannes o a Berlino, dove queste garanzie sembra ci siano».
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