venerdì 12 dicembre 2003

chi dice di picchiare le donne?

La Stampa 12.12.03
«Solo le persone abbiette usano le mani
ma anche in Occidente ci sono uomini prepotenti e maneschi»

Il presidente della Casa della Cultura islamica di Milano


[...]
«PERCHÈ mai un islamico dovrebbe picchiare la moglie? Per sport? Per ubriachezza? Dia retta a me: ammesso che questo Kamal Mostafa sia davvero un imam, quando ha scritto quelle cose doveva aver preso un colpo di sole: non c'è, non dico un versetto, ma neanche una sola riga in tutto il Corano che prescriva una cosa del genere. E chi sostiene il contrario è soltanto un poovero ignorante». Spiritoso, pragmatico e in fondo «laico» come ogni buon imprenditore lombardo, Mohamed De Nova, italo marocchino, titolare di una fiorente azienda di import-export, è considerato uno dei più vivaci animatori della Casa della cultura Islamica, di Milano, di cui da anni presiede il direttivo: un luogo da non confondere con il Centro islamico di viale Jenner, dove intellettuali come De Nova non sono sempre ben visti. Nell'ambiente è indicato come un esperto «islamista», profondo conoscitore del Corano. Anche se lui precisa: «Io sono un islamico, nel senso che sono prima di tutto un credente». Ed è per questo, forse, che di fronte alla notizia dell'imam di Fuengirola (Malaga, Costa del Sol) accusato di aver scritto in un libro che picchiare le mogli e le donne in generale per un un bravo musulmano è un diritto, all'inizio trasecola, poi scoppia in una fragorosa risata e infine si arrabbia.
Eppure dottor De Nova, è proprio così: questo Mohamed Kamal Mostafa è un imam che ritiene l'uomo in diritto di sottomettere la donna «psicologicamente e fisicamente».
«Non ho idea dove questo presunto imam abbia trovato una prescrizione del genere. Nel Corano si prevede molto chiaramente l'uguaglianza nei diritti e nei doveri tra donna e uomo».
Da certe immagini e dalla condizione delle donne in alcuni paesi islamici, non si direbbe.
«I Paesi islamici sono tanti e diversi tra loro. In Marocco, Algeria, Siria, le donne spesso non portano il velo e hanno gli stessi diritti dell'uomo sul lavoro, come in casa o in politica. Certo, in Arabia Saudita le cose vanno diversamente: ma non si può fare di ogni erba un fascio. E' come dire che dato che in Sicilia c'è la mafia, tutti gli italiani sono mafiosi. Ma via»
Torniamo al Corano: dunque mai si prevede la sottomissione della donna verso l'uomo?
«Mai, davvero: questa storia non sta nè in cielo nè in terra. C'è invece un versetto che dice: ‘’O voi credenti, proteggete voi stessi e i vostri famigliari’’. Ovvero: proteggete anche vostra moglie. Di più: ‘’State attenti a non commettere errori o peccati che possano costarvi l'inferno’’».
Eppure l'imam di Malaga sostiene il contrario.
«Non so cosa dica questo imam ma voglio far presente che l'Islam permette e prevede il divorzio come soluzione per le crisi famigliari irreversibili. Non si capisce quindi perchè mai allora il Corano dovrebbe prescrivere il predominio dell'uomo sulla donna»
In nessun caso?
«In nessuno. L'unica autorità cui siamo sottomessi noi musulmani è Dio, il Signore, Allah. Non ad altri esseri umani. E se un uomo vuole obbligare la propria donna a fare qualcosa di contrario alla sua volontà, questa ha il diritto e il dovere di denunciarlo».
Come la mettiamo col chador?
«E' una libera scelta delle donne portarlo. Se non vogliono, il marito non le può obbligare e chi lo fa è soltanto un ignorante».
Però un versetto del Corano prevede l'obbedienza della donna verso l'uomo. Come va inteso, allora?
«Diciamo che va inteso tra virgolette nel senso che l'obbedienza è prevista per una pacifica convivenza nel matrimonio. Ed è sottinteso che vale anche il contrario: anche l'uomo deve ‘’obbedire’’ alla donna. Faccio un esempio: se l'uomo a mezzanotte si sveglia e vuole gli spaghetti, è giusto che la donna lo mandi a quel paese. Non è questa l'obbedienza prevista dal Corano. In realtà è più un concetto vicino al rispetto che al comando».
Se la donna non obbedisce, botte?
«Solo le persone abiette usano le mani. E purtroppo, mi sembra non sia solo una prerogativa del mondo musulmano. Anche da noi in occidente ci sono uomini prepotenti e maneschi».
Si, ma nessuno lo teorizza.
«Ne siete proprio sicuri?»