giovedì 15 gennaio 2004

gli angloamericani non hanno il monopolio delle baggianate
però sono sempre loro a valorizzarle e a diffonderle

Il Tempo 15.1.02
L’attrazione erotica, un calcolo matematico La mente maschile misura il volume del corpo femminile e anche il suo stato di salute e fertilità In base alla scoperta dei ricercatori cinesi l’uomo valuta esteticamente una donna servendosi di una formula numerica
Gio.Sca.


L’ATTRAZIONE fisica si basa su una formula numerica. Insospettabilmente è stato infatti scoperto che mentre gli occhi di un uomo giudicano, la sua mente è in grado di calcolare in modo inconscio ma, secondo quanto sostengono i ricercatori, preciso il volume del corpo (in metri cubi) diviso per il quadrato dell’altezza (misurata in metri) dell’oggetto del suo interesse. Il calcolo non è fine a se stesso o al solo giudizio estetico ma capace di stimare il livello di salute, la fertilità di una donna, quindi legato all’obiettivo primario della sopravvivenza della specie.
Almeno è questo, secondo quanto riportato sulla rivista Proceedings of the Royal Society London B, il laborioso calcolo battezzato VHI, cioè indice volume-altezza, che racchiude il segreto dell’attrazione al femminile.
Il suo genitore, Jintu Fan dell’Università Politecnico di Hong Kong presso Kowloon, ci è arrivato testando degli uomini di fronte a pià di 50 modelli in 3D di donne di varie proporzioni, ma mantiene il riserbo circa il numero perfetto per questa formula. Gli uomini dovevano stimare da uno a nove il livello di attrazione suscitato dai modelli. Raccolti i dati Fan ha trovato che l’equazione che meglio vi si adatta è proprio quella del VHI.
Il nuovo valore indicato dal VHI manderebbe dunque in pensione l’indice di massa corporea (BMI), più semplice da calcolare, cioè il rapporto tra peso in chili e altezza in metri al quadrato, utile ai medici per capire se una persona è in sovrappeso o no.
L’indice di massa corporea era stato infatti introdotto da Piers Cornelissen della Newcastle University proprio come una misura del grado di attrazione del corpo femminile ma ora è molto usato per valutare la salute degli individui e decidere se ci sono chili di troppo.
Il nuovo e pià complicato indice tuttavia, ribadisce Fan, ha qualcosa in più, in quanto tiene conto di tutto quello che passa per la mente di un osservatore che sta con gli occhi sgranati di fronte alla sua donna da sogno. In pratica cià significa che tiene conto di tutte quelle proporzioni che istintivamente trasmettono l’idea di bellezza femminile, non semplicemente di peso e altezza ma per esempio della lunghezza delle gambe in proporzione a quella del resto del corpo.
BMI o VHI, quel che conta secondo Cornelissen intervenuto a commentare la notizia, è che questi indici in via indiretta misurano lo stato di salute e fertilità della donna ed è questo che l’uomo cerca inconsciamente di valutare per ragioni di sopravvivenza della specie. Ma qual è allora il valore ideale di VHI per un’avvenente fanciulla? I ricercatori cinesi si dimenticano di indicarlo. Però informano, con dovizia, che il mito della coscialunga è superato: quello che conta è l’altezza complessiva della fanciulla.
«Anche se - precisano gli scienziati - un bel paio d'occhi, o una chioma folta, fa ancora la differenza». «La predilezione per le forme - hanno concluso i ricercatori - sembra legata ad una componente istintiva di differenziazione tra maschio e femmina, e quindi della capacità  di essere più fertile di quest’ultima».