giovedì 15 gennaio 2004

la macchina per i sogni

una segnalazione di Paola Franz e di Guido Donati

Rai.it
Culture
Aiuterà i giapponesi a vincere lo stress quotidiano
A Tokyo c'è la macchina dei sogni


Arriva a Tokyo la macchina che crea sogni e che aiuterà a superare le ansie della vita urbana moderna grazie ai suoi dispositivi sonori e visivi. Prodotta dalla società Takara è grande quanto una macchinetta da caffè americana, sarà in commercio a fine maggio e costerà circa 110 euro.
Questa piccolissima fabbrica di chimere ha cinque funzioni e promette ai giapponesi di Tokyo un sonno migliore e la realizzazione dei loro desideri segreti. Una foto, una musica, una voce e una luce delicata aiuteranno a sognare un po' di amore, avventure, situazioni e fantasie a volte impossibili da vivere nel quotidiano.

La Gazzetta del Mezzogiorno 15.1.04
L'azienda produttrice prevede la vendita di oltre trecento mila esemplari nel primo anno di produzione.
Sogni pilotati con la macchina ad hoc
In Giappone hanno messo a punto un dispositivo che serve a creare le immagini desiderate mentre si dorme per aiutare a superare ansie, angosce, e stress cittadini grazie ad un dolce o avventuroso dormire e un felice risveglio


TOKYO - Dalla fiction alla realtà, dai sogni prodotti dall’inconscio a quelli creati e voluti prima di addomentarsi. A Tokyo, megalopoli urbana che corre, arriva la macchina crea sogni per aiutare a superare ansie, angosce, e stress cittadini grazie ad un dolce o avventuroso dormire e un felice risveglio.
La "macchina dei sogni d’oro" è l’opera di Eiko Matsuda una professoressa di sociologia dell’Università Edogawa di Tokyo, esperta nello studio dei meccanismi del sonno e dei sogni. Prodotta dalla società Takara, la stessa che ha inventato bau-lingual e meov-lingual (traduttori degli umori degli animali) grande quanto una macchinetta da caffè americana, la mini fabbrica dei sogni sarà in commercio a fine maggio e costerà 14.800 yen (circa 110 Euro). Certo i sogni non hanno prezzo ma se a Tokyo il sogno si interpreta come un prozac della vita urbana, questo antidoto contro lo stress costa poco e non è un medicinale.
La macchina ha cinque funzioni: un dispositivo che aiuta l’immaginazione e che in pratica è uno spazio usato per inserire una foto. Il giornale Nikkei di Tokyo, fa vedere una donna che dorme serenamente e che ha messo nella sua macchina la foto di un matrimonio (che sia il suo o uno immaginato non si sa). Una volta inserita la foto, si deve far funzionare il dispositivo olfattivo, che emana odori e profumi adatti ad un dolce dormire. Che siano odori che ricordano un viaggio esotico o un altro episodio della vita vissuta è relativo al sogno che si vuol fare.
C’è poi il terzo dispositivo che invece cura la colonna musicale del sogno. Il sognatore sceglie la melodia o i suoni che più si adeguano al tipo di sogno da vedere. In questa fase il sognatore è già nella fase REM, la fase attiva e di movimento dei sogni. Il quarto dispositivo regola la voce. Quella che nei film si chiama «voice-over». La voce registrata ripete frasi e parole chiave che ricordano momenti felici e sereni. E, dulcis in fundo, la sveglia. Il traumatico risveglio dai sogni d’oro alla realtà stressante di Tokyo non avviene più con la classica sveglia elettronica, ma con una rivoluzionaria sveglia mattutina delicata che avviene grazie ad una luce leggera che esce dalla macchina e che permette - secondo gli studiosi- di continuare a vivere in quel senso di benessere tipico di un bel sogno. «La macchina dei sogni funziona sul serio - ha detto all’Ansa la produttrice della Takara - abbiamo fatto un test e un uomo che sognava di volare è riuscito a realizzare il suo sogno mentre dormiva accanto alla macchina dei sogni. L’esperimento è andato bene anche per un ragazzo che sognava di organizzare una festa con la ragazza dei suoi sogni ed è riuscito a sognarla addirittura all’interno della macchina dei sogni». A Tokyo prevedono la vendita di oltre 300.000 esemplari nel primo anno di produzione e se funziona prevedono anche la vendita della macchina sui mercati mondiali.