Le Scienze 5.1.2004
Gli ultimi Neanderthal
Una teoria controversa suggerisce una promiscuità con gli umani moderni
Proprio nel periodo in cui si sono estinti e sono spariti dalle registrazioni fossili, i Neanderthal stavano disfandosi del proprio fisico robusto e stavano evolvendo nella direzione dei moderni esseri umani.
Alcuni nuovi resti identificati a Vindija, in Croazia, datati fra 42.000 e 38.000 anni fa, presenterebbero infatti tratti più "delicati" di quelli dei Neanderthal classici. Una spiegazione controversa potrebbe essere quella secondo cui questi Neanderthal si stavano ibridando con gli Homo sapiens presenti nella regione. Gli scavi hanno anche rivelato che i Neanderthal di Vindija stavano sviluppando metodi avanzati di fabbricazione di utensili in pietra, del tutto simili alle innovazioni esibite altrove dagli Homo sapiens. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista "Journal of Human Evolution".
I ricercatori hanno composto un cranio parziale di Neanderthal a partire da frammenti ritrovati nel sito, insieme a ossa di animali, negli strati di terreno risalenti a 42.000-38.000 anni fa. L'analisi del cranio sembra confermare l'ipotesi che i Neanderthal del luogo stessero passando a un'anatomia più "gracile", con una calotta cranica più simile a quella della nostra specie.
Lo studio è stato diretto da James Ahern dell'Università del Wyoming con la collaborazione di Ivor Jankovic dell'istituto di ricerca antropologica di Zagabria. Anche se i confronti fra il DNA mitocondriale di Neanderthal (Homo neanderthalensis) e degli umani moderni (Homo sapiens) non hanno mai rivelato segni di promiscuità fra le due popolazioni, Ahern è convinto che la sostituzione dei primi da parte dei secondi non sia stata un processo semplice ma il frutto di una dinamica molto complessa.
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