domenica 4 gennaio 2004

una recensione:
la colonna sonora di Toni Carnevale per il film di Francesca Pirani

TONI CARNEVALE
UNA BELLEZZA CHE NON LASCIA SCAMPO
ORIGINAL SOUNDTRACK


CD DGP Entertainment Records 002


Due persone si incontrano, si innamorano: lui compositore, lei aspirante a diventarlo: la musica diventa assoluta protagonista del loro amore, facendosi colonna sonora di ogni momento, di ogni gesto, sguardo, passione. Questa è la coinvolgente trama di Una bellezza che non lascia scampo, film di Francesca Pirani (Già regista de L’appartamento una delle allieve più promettente di Marco Bellocchio) dai sentimenti autenticamente istintivi, specchio senza eguali della natura umana nel suo essere e divenire. Narratrici di questi stati emotivi sono le composizioni di Toni Carnevale, apprezzato maestro, autore di tante sigle per la tv, per opere teatrali, per film ed anche di brani per Patty Pravo come La danzatrice di Bisanzio e, soprattutto, Ragazza passione. L’immenso merito di Carnevale è aver saputo intrecciare magnificamente la musica con le scene, rendendo veramente l’idea dei momenti vissuti da una coppia in tutta la loro purezza. Nell’ordine seguito dall’album (che è poi il medesimo della pellicola) si comincia dal Risveglio di una giovane donna fino ad arrivare all’incontro con Una bellezza che non lascia scampo nel turbinio de La festa al riecheggiare di Tamburi che fanno sembrare gli altri Dormienti. Attorno al pianoforte nasce Un’idea d un uomo capace di donare una utopica Carezza invisibile, ormai impossibile da trovare. Tutto ciò si rivela vero e crea il Malessere e la Frammentazione dell’anima che cerca di andare Via dal nulla pur rischiando di rimanere Sola. Così si prova a stare Più vicini ma non si può e del sentimento rimangono solamente Echi senza tempo e torna Il freddo sognato, la morte di qualcuno benché senza nessuna morte materiale. Tutto torna Come sempre e cresce l’Incertezza, la sensazione di Non posso scacciata via dalla dichiarazione d’amore muta del suo compagno, quasi fosse l’immagine di Amore e Psiche. Ritorna il movimento: si trasforma in Ballo rosso ed il ricordo, Indefinito, si ripropone con una ricerca verso lo sconosciuto, verso un Diverso dimenticato.

(Vincenzo Burragato)