giovedì 9 settembre 2004

i numeri del suicidio

Yahoo! Notizie ag. Reuters 8.9.04
Un suicidio nel mondo ogni 40 secondi, dicono gli esperti
di Robert Evans

GINEVRA (Reuters) - Ogni 40 secondi qualcuno si toglie la vita nel mondo, quasi un milione di persone all'anno, e il tasso dei suicidi sembra destinato a salire nei prossimi due anni.
E' l'allarme dato oggi da scienziati internazionali.
Sebbene siano gli uomini intorno ai 60 anni - l'età della pensione - i più inclini al suicidio, il numero di giovani tra i 15 e i 19 anni è in crescita, in gran parte per la facilità a reperire armi da fuoco, hanno aggiunto gli studiosi in conferenza stampa.
"Il suicidio è il maggior problema per la salute pubblica e occupa l'1,5% del costo totale delle malattie per la società mondiale", ha dichiarato Jose Bertolote, specialista di igiene mentale della Organizzazione mondiale della sanità (Oms) delle Nazioni Unite.
"Tuttavia sarebbe ampiamente prevedibile se il pubblico si rendesse conto del problema e i governi mostrassero la volontà politica di affrontarlo", ha detto Lars Mehlum, presidente della International Association for Suicide Prevention (IASP) di Parigi.
Mehlum, professore di psicologia alla Oslo University in Norvegia, ha dichiarato che gli studi in molti Paesi indicano che limitazioni alla disponibilità delle armi da fuoco, in particolare per i giovani, comportano una riduzione nel numero di suicidi.
"Le armi da fuoco sono il maggior strumento letale di suicidio. Poche persone sopravvivono al tentativo di uccidersi sparandosi", ha aggiunto.
Sebbene i dati nazionali aggiornati non siano disponibili da tutto il mondo, secondo le stime dell'Oms, gli ex stati comunisti - Lituania, Estonia, Russia, Lettonia e Ungheria - hanno il tasso più alto di suicidi rispetto alla popolazione complessiva.
In termini solo di numeri, la Cina è invece prima con 195.000 casi, 16 ogni 100.000 persone. L'India è seconda con 87.000 (e un tasso di 9,7%), Russia terza con 52.500.
Gli Stati Uniti sono quarti, con 31.000 suicidi nel 2000. Ma il suo tasso di quasi 12 morti su 100.000 persone pone gli Usa al 38esimo posto nella classifica generale.