Gazzetta del Sud 9.10.04
Quasi cinque milioni di italiani sono vittime della depressione
Ivana Sammarco
PERUGIA – In Italia soffrono di depressione tre milioni e settecentomila donne e un milione e centomila di uomini. Nel 22% dei casi l'età media è tra i 19 e 44 anni; le casalinghe risultano tra le più colpite (39.2%), ma nessuna categoria ne è esente. Per gli antidepressivi vengono spesi in Italia più di 340 milioni di euro ogni anno, pari al 7,8% della spesa totale per i farmaci. La necessità di attività di informazione e di prevenzione è dunque fondamentale. Lo ha sostenuto Sandro Elisei, segretario regionale della Società italiana di psichiatria, organismo che oggi dà il via alla «Giornata europea della depressione», convegno organizzato dall'Università di Perugia nel capoluogo umbro. I disturbi dell'umore, in particolar modo la depressione secondo una proiezione dell'Organizzazione mondiale della sanità, nel 2020 risulteranno una delle malattie maggiormente debilitanti per la popolazione generale, seconda solo alle cardiopatie ischemiche. L'incontro sarà l'occasione per un confronto su tale patologia, con la partecipazione di medici, psichiatri, associazioni. Anche in Europa è stata costituita di recente la «European depression association», con sede a Bruxelles che tra l'altro, ha istituito la «Giornata europea della depressione» con lo scopo – si legge in una nota – di attirare l'attenzione di tutti sul fatto che la depressione si può e si deve diagnosticare e che si può e si deve curare. Negli Stati Uniti da molti anni è attivo il «National depression screening day» per la prevenzione e cura di questi disturbi.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
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