Repubblica cronaca di Firenze 3.10.04
L'EVENTO
Da domani un ciclo con 6 opere restaurate
Un Tarkovskij tutto nuovo
In programma anche un documentario sull'arte del regista russo
La Cineteca di Firenze apre la stagione 2004-2005 con un classico rimesso a nuovo. E rende omaggio ad Andrej Tarkovskij presentandone tutta l´opera: otto film, sei dei quali, quelli girati in Russia, messi in salvo e restaurati dalla Regione Lombardia. Da domani al 27 ottobre il cinema Castello (via Reginaldo Giuliani 374) ospita la retrospettiva completa del regista, che a Firenze trascorse gli ultimi anni della sua vita, accompagnata da alcuni documentari e interviste filmate e da una manciata di capolavori della grande tradizione cinematografica russa, da Ivan il terribile di Ejzenstejn (12 ottobre) a La madre di Vsevolod Pudovkin (19 ottobre).
La rassegna prende il via domani con Andrej Rublev (alle 18 e alle 21.15), il capolavoro ma anche l´opera più tormentata di Tarkovskij: bloccato a lungo dalla censura del regime sovietico, il film arrivò in Europa solo dopo molti anni dalla sua realizzazione, sull'onda della fama conquistata dal regista con Solaris, lo straordinario esperimento di fantascienza metafisica in programma l´11 ottobre nella versione integrale di quasi tre ore. Intorno alle riprese di Nostalghia (il 12, 19 e 27 ottobre) ruotano il diario per immagini Tempo di viaggio (27 ottobre) e i due filmati realizzati da Donatella Baglivo sul set del film: un´intervista al regista (12 ottobre) e un reportage sul suo lavoro con gli attori e lo sceneggiatore Tonino Guerra (19 ottobre). Si concentra invece sulla lavorazione di Sacrificio (in programma il 26 e 27 ottobre) il documentario di Micha Leszczylowski Directed by Tarkovskij (26 ottobre). Il biglietto per le proiezioni serali costa 6 euro (5 con la tessera della Cineteca), quelle del pomeriggio 5 euro (4 con la tessera).
(b.m.)
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
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