domenica 3 ottobre 2004

il premio romeno a "Buongiorno, notte"

ricevuto da Dicta Cavanna
traduzione dal romeno di Nicu


Il film di Marco Bellocchio "Buongiorno, notte" ha vinto queesto Agosto in Romania il 1° premio (Trofeul Festivalului) del Festival del Danubio che ha avuto luogo dal 17 al 22 Agosto 2004. Di ciò era stata data notizia ai primi di Settembre.
Ecco adesso la traduzione dal romeno della scheda che accompagnava quella notizia:


«Slogan rivoluzionari e guerra dura contro il capitalismo. Chiara è coinvolta nel rapimento e nel sequestro di Aldo Moro. Alla luce del giorno, lei vive una vitabanale:lavoro,ufficio,compagni e un amico che sembra conoscerla meglio di quanto lei stessa non si conosca . Attraverso lo sguardo di Chiara, cieca davanti alla realtà che la circonda, ci viene proiettato il cammino verso la fiducia fanatica nella Rivoluzione e verso l’ossessione dei rituali clandestini. Il film trae la forza proprio da questo allontanamento dalla realtà. Entrata in contatto con il prigioniero di lusso, chiuso in una cella nascosta dietro a una finta libreria, che non la vede e con la quale non parlerà mai. Chiara vede le sue certezze scombussolate.

Marco Bellocchio Nato nel 1939 a Piacenza. Nel 1959 interrompe gli studi di Filosofia e s’iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Tra il 1961 e il 1962 realizza i cortometraggi Abbasso lo zio, La colpa e la pena e Ginepro fatto uomo,dopo di ché parte a Londra per studiare alla Scuola di Belle Arti Slade. Il suo primo lungo metraggio,I pugni in Tasca,presentato a Locarno nel 1965, gli porta la consacrazione internazionale.

Altri Festival dove ha partecipato: Festival internazionale di film indipendenti a Buenos Aires 2004 . Festival internazionale di film a Hong Kong 2004 . Festival internazionale di film a Karlovy Vary 2004 . Festival internazionale di film a Salonicco 2003. Festival internazionale di film a Toronto 2003.

Premi ottenuti : Premio per miglior contributo individuale alla sceneggiatura, al Festival internazionale Cinematografico di Venezia 2003. Premio FIPRESCI per il miglior film conferito dall’Accademia Europea di Film.