giovedì 14 ottobre 2004

unioni legali

ricevuto

Da METRO
(quotidiano metropolitana di Roma - http://www.metroitaly.it/flash/quotidiano/roma.pdf) 14.10.04:
"Permettiamo ai gay un'unione legale"
di MARIO FURLAN, Fondatore dei City Angels

I gay sono una lobby: lo sostengono alcuni per spiegare la bocciatura di Rocco Buttiglione a commissario europeo seguita alle sue critiche contro il comportamento omosessuale. I gay sono dei pervertiti, dei viziosi, gente senza morale che si lascia andare ad atti contro natura: lo pensano ancora in parecchi. Come se essere attratti da persone del proprio sesso fosse una scelta, anziché una predisposizione biologica. Questa, infatti, sarebbe la tesi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: gay si nasce. Il loro cervello presenterebbe, infatti, alcune diversità rispetto a quello degli eterosessuali. Si nasce, non si diventa. Posso portare la mia piccola testimonianza: mi è più volte capitato di essere corteggiato da uomini, anche molto attraenti. Ma ho sempre rifiutato. Perché mi piacciono soltanto le donne. L'idea di essere sfiorato da un altro maschio mi provoca repulsione. Non c'è nessun merito, nessuna virtù in questa mia inclinazione: nessun pregiudizio omofobico, sono semplicemente nato eterosessuale, e così morirò. Eppure molti continuano a disprezzare i gay come se l'esserlo fosse una colpa. Noi City Angels abbiamo scortato un ragazzo omosessuale che veniva picchiato da bulletti per il solo fatto di essere "diverso". Caso limite? Forse. Ma quanti gay vengono presi in giro, insultati, derisi o semplicemente fatti oggetto di battute equivoche, strizzatine d'occhio, risatine? Quanti vengono, magari subdolamente, e soprattutto nei piccoli centri, emarginati perché colpevoli di amare seguendo il loro impulso? Il risultato è che il loro tasso di suicidi è nettamente più alto di quello degli altri. E che il razzismo nei loro confronti è ancora tollerato. Non si può, giustissimamente, dare dello sporco negro a un africano o del naso adunco a un ebreo senza venire querelati: è un segno di civiltà. Eppure molti si sentono liberi di dare del frocio, culattone, finocchio o ricchione a un gay senza che nulla accada. In Francia questi insulti sono puniti. Da noi no. In alcuni Paesi gli islamici integralisti, Cuba, la Corea del Nord l'essere gay è reato penale. Si può finire in galera o venire condannati a morte per amore. Insomma, il grado di democrazia di un Paese si misura anche dalla libertà che concede alle minoranze sessuali. Ho molti dubbi sull'opportunità di concedere ai gay il diritto di adottare un bambino: il piccolo ha bisogno di un padre e di una madre. Ma è giusto permettere loro di stipulare un'unione legale che consenta loro di assistersi reciprocamente. Nella malattia, nelle faccende economiche e in tutti quegli aspetti della vita dov'è bello avere la persona amata al tuo fianco. Il problema è facilmente superabile se sei un omosessuale ricco e potente: i soldi e il potere risolvono molte situazioni. Ma se hai la disgrazia di essere povero, debole e di vivere in un ambiente retrogrado, chiuso, ignorante sei condannato all'inferno.»