Più controlli per le adolescenti anoressiche
Il Pensiero Scientifico Editore
Maggiori attenzioni e controlli clinici sarebbero opportuni per le adolescenti affette da anoressia nervosa, relativamente soprattutto alle analisi del sangue e al controllo della densità ossea. È questo il parere espresso dal rapporto pubblicato sul numero di dicembre della rivista Pediatrics.
L'anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare che implica nelle donne adulte una serie di ripercussioni sulla salute. Anche se sono ben note tali complicazioni, che includono alterazioni del sangue, dei parametri biochimici, della densità ossea e del metabolismo, non ci sono dati relativi alle conseguenze di questo disturbo nelle adolescenti. Un problema assai importante, dal momento che negli ultimi anni il numero di casi di anoressia nervosa tra le giovanissime è in netto aumento: negli Stati Uniti è il terzo disturbo cronico tra le adolescenti.
L'unica chiave possibile per affrontare il problema è un approccio multidisciplinare che veda l'interazione di un sostegno di tipo psichiatrico e medico, affiancato da quello del nutrizionista e da un counselling appropriato. " Sono necessari una diagnosi precoce, il controllo delle complicazioni e un intervento tempestivo ", dichiara Anne Klibanski, medico del Massachusetts General Hospital di Boston.
Anne Klibanski e i suoi colleghi hanno osservato in 118 ragazze adolescenti, di cui 60 con anoressia nervosa e 58 senza il disturbo, le complicazioni mediche riscontrate durante le visite di controllo. Dall'analisi è emerso un valore del rapporto tra età ossea ed età anagrafica molto basso nelle ragazze con anoressia nervosa, il che suggerisce un ritardo nella maturazione puberale. Tra le anoressiche è stata riscontrata una minore densità delle ossa, soprattutto nella zona lombare. La densità della massa ossea è un fattore direttamente correlato con peso, massa magra e grassa, ed è tanto maggiore quanto più precoce è l'età di inizio del periodo fertile. In molte ragazze anoressiche (circa il 94 per cento contro il 28 per cento del gruppo di controllo), l'età delle prime mestruazioni risulta in effetti spostata in avanti rispetto alla media della popolazione statunitense.
Al confronto con le altre, Nelle ragazze con anoressia il rapporto ha inoltre indicato valori piuttosto bassi del battito cardiaco, della pressione sistolica, della temperatura corporea e dei globuli bianchi: tra le ragazze con anoressia il 22 per cento è risultato anemico, il 22 per cento aveva pochi globuli bianchi, mentre nessuna era carente di potassio. Piuttosto bassi anche i livelli di estradiolo e ormone luteinizzante.
Queste complicazioni, soprattutto nelle pazienti adulte, sono ben note; comunque il disturbo va tenuto sotto controllo anche nelle adolescenti. "Le pazienti dovrebbero essere sottoposte a screening fin dai primi sintomi, soprattutto per tenere sotto controllo il rischio di disturbi metabolici e problemi legati alla densità ossea", commenta infatti Anne Klibanski. "La frequenza di questi controlli dovrebbe variare in proporzione alla gravità del disturbo e delle alterazioni riscontrate", continua. Uscire dall’anoressia può, di fatto, agire positivamente sulla maggior parte delle complicazioni, fatta eccezione della perdita di massa ossea. Infatti, come aggiunge la Klibanski, molte donne anoressiche non recuperano questo deficit, e possono avere conseguenze che persistono anche dopo miglioramenti dell'anoressia.
Bibliografia. Misra M, Aggarwal A, Miller KK, et al. Effects of Anorexia Nervosa on Clinical, Hematologic, Biochemical, and Bone Density Parameters in Community-Dwelling Adolescent Girls. Pediatrics 2004;114;1574-1583.