Rituali religiosi in Messico
Sono una conseguenza della complessità sociale
In uno studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", alcuni archeologi hanno dimostrato - per mezzo delle datazioni con il radiocarbonio - come i rituali religiosi e l'organizzazione sociale si siano evoluti di pari passo nella regione di Oaxaca, in Messico. Nonostante si ritenesse già che i rituali di tipo religioso fossero un risultato della complessità sociale, finora ne esistevano ben poche prove fisiche.
Per determinare la storia dell'evoluzione delle antiche pratiche religiose, Joyce Marcus e Kent Flannery dell'Università del Michigan hanno usato datazioni al radiocarbonio di antichi edifici rituali e di numerosi oggetti trovati nella regione. Hanno così scoperto che il più antico sito rituale, un'area sgombra che assomiglia ai terreni di danza dei nativi americani, risale a circa 8.600 anni or sono. A quel tempo, la popolazione era soprattutto nomade, e la maggior parte dei riti venivano eseguiti quando il massimo numero di famiglie si riuniva per parteciparvi.
Con l'avvento di una società basata sull'agricoltura, incentrata su villaggi permanenti, i ricercatori hanno scoperto che i riti e i templi divennero meno accessibili a tutti, riflettendo l'aumento dell'ingiustizia sociale. Inoltre, alcuni rituali cominciarono ad essere eseguiti in specifici periodi dell'anno. I risultati suggeriscono che i riti si siano evoluti insieme ai cambiamenti nell'organizzazione sociale, dai cacciatori-raccoglitori nomadi agli abitanti permanenti dei villaggi fino alle società stratificate.
Joyce Marcus, Kent V. Flannery, "The coevolution of ritual and society: New 14C dates from ancient Mexico". Proceedings of the National Academy of Sciences (2004).
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