Il mistero dell'Immacolata Concezione
CORRADO AUGIAS
Gentile dott. Augias, confesso che la festività dell'8 dicembre mi coglie sempre di sorpresa, l'Italia, ma anche mezza Germania, si fermano inspiegabilmente per via di qualcosa chiamata "Immacolata Concezione", che la maggior parte dei cittadini, credenti o non, non sa cosa sia oppure interpreta in modo errato. Molti pensano che si tratti del fatto che la Madonna ha concepito suo figlio Gesù per opera dello Spirito Santo mentre si tratta del fatto che lei, Maria, è stata concepita senza peccato originale.
Sono convinto che un personaggio chiamato Maria di Nazareth sia stato concepito senza la macchia del peccato originale. Ciò che mi irrita è che la cosa venga celebrata come qualcosa capitata solo a lei e che quindi questo la distingua da tutti gli altri esseri umani. Facendo festa l'8 dicembre festeggiamo non tanto un'esenzione quanto il riconoscimento che la nostra personale origine è stata viziata da qualcosa chiamata peccato. Insomma, l'8 dicembre si ammette collettivamente il peccato originale. Questo mi sembra inaccettabile. Che senso ha un peccato compiuto prima di nascere, cioè non dall'individuo stesso, ma che ricade su di lui per la concezione barbarica del diritto, secondo la quale le colpe (come i meriti) del padre ricadono sui figli?
Giulio Cengia, Milano.
gcengia@libero. it
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Gentile signor Cengia, lei tocca un argomento delicatissimo. Per i non religiosi, ciò che i cristiani chiamano "peccato originale" potrebbe essere quella componente ferina della natura umana rappresentata in molti miti con un iniziale gesto delittuoso; nella Bibbia un fratricidio. L'Immacolata Concezione è dogma recente proclamato nel 1854, da Pio IX. Dopo un inizio di pontificato caratterizzato da un certo liberalismo che entusiasmò perfino Mazzini, papa Mastai cominciò a inclinare sempre di più verso posizioni conservatrici culminate (1864) nel famigerato "Sillabo", repertorio di tutti gli errori dell'epoca che si risolve in un sostanziale rifiuto della modernità. Tra i primi cristiani l'immacolatezza di Maria fu a lungo tema controverso. Da una parte i Padri della Chiesa d'Oriente che, nell'esaltare la madre di Dio, la collocavano al di sopra del peccato originale. In Occidente, invece, la teoria trovò forti resistenze. Si trattava non di mettere in dubbio quella sublime creatura ma di conservare integra la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù. Fu Giovanni Duns Scoto, chiamato il «Dottor Sottile», che superò lo scoglio dottrinale argomentando che anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Era stata preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino.
La dottrina non proviene dalla Bibbia e anche per questo fu rifiutata da alcuni illustri padri della chiesa: Tommaso d'Aquino, Eusebio, Ambrogio, Bonaventura, Bernardo, nonché alcuni papi tra i quali Gregorio e Leone Magno. Pochi mesi dopo la proclamazione papale, ci furono le 'apparizioni' di Lourdes che parvero a molti fedeli una miracolosa conferma del dogma. Questa, in estrema sintesi, la vicenda storica. Il signor Cengia, e così ognuno di noi, è libero di aderire o di non aderire al dogma che è, in quanto tale, indiscutibile. In materia di fede o si crede o non si crede.