martedì 4 gennaio 2005

Internet e disagio giovanile

Yahoo! Salute lunedì 3 gennaio 2005
Internet e psicopatologia tra gli studenti
Il Pensiero Scientifico Editore


Internet continua ad essere, oltre che uno strumento indispensabile, uno straordinario oggetto di studio per sociologi, psicologi e psichiatri. Una ricerca in corso di pubblicazione su Epidemiologia e psichiatria sociale apporta un ulteriore contributo alla complessa problematica del rapporto tra uso della rete e disagio psicologico, proponendosi d’indagare le caratteristiche e gli effetti dell’uso di Internet in un campione di studenti di scuole superiori.
La ricerca è stata condotta presso due istituti superiori di Conegliano Veneto, raccogliendo informazioni su età, sesso, classe frequentata ed utilizzo di Internet da parte dei genitori, sull’utilizzo oggettivo (da quanti anni e numero di ore giornaliero e settimanale) e sulla percezione soggettiva (ovvero sul vissuto personale della connessione) degli studenti, servendosi anche di un questionario (il General Health Questionnaire nella versione a 28 item di Goldberg, GHQ).
Hanno risposto 1071 studenti su 1671 questionari somministrati e 1062 sono state le risposte ritenute valide. Per quanto riguarda l’utilizzo della rete, la larga maggioranza degli studenti dichiara di navigare meno di 5 ore la settimana, mentre una piccola parte dichiara un utilizzo superiore alle 20 ore settimanali. I settori della rete più frequentati sono risultati i motori di ricerca, la posta elettronica, le chat ed i giochi di ruolo.
Rispetto alla percezione soggettiva di eventuali disagi connessi all’incapacità di gestire il proprio tempo in Internet, è rilevante la percentuale di chi risponde di passare più tempo di quanto dovrebbe in Rete o di avere difficoltà a limitarsi.
In conclusione, la ricerca segnala la presenza di un generico e diffuso disagio psicologico in tutto il campione. Tuttavia, l’analisi delle sofferenze al GHQ correlate al tempo di utilizzo di Internet dimostra che situazioni di significativa sofferenza sono riscontrabili solo in concomitanza con un ricorso abnorme alle rete, superiore alle 25 ore di utilizzo settimanale. Un interesse particolare merita l’analisi dell’effetto dell’età in correlazione con l’utilizzo di chat e i punteggi finali al GSQ: la ricerca di relazioni per persone con difficoltà psichiche sembrerebbe avvenire, secondo questi dati, più che altro “osservando” le relazioni da lontano o assumendo identità fasulle, proteggendosi così dagli aspetti emotivamente più impegnativi dell’incontro con l’altro. In definitiva, la ricerca del gruppo di Treviso conferma alcune affermazioni, già presenti in letteratura, circa l’associazione tra disagio personale e uso problematico di Internet.
Fonte: Favaretto G et al. Internet e psicopatologia: un contributo dall’analisi dell’uso della rete da parte di 1075 studenti delle scuole superiori. Epidemiologia e psichiatria sociale, 13, 4,2004:249-254.