Il Mattino 13/02/2005
Così il software ti misura lo stress
Eugenio Spagnuolo
«ZedX2»: il nome sembra quello di una navicella spaziale. Anche l’idea che sta alla base ha un che di fantascientifico: una macchina in grado di riconoscere e misurare lo stress, senza bisogno di essere controllata da un operatore. Il funzionamento passa attraverso la misurazione di quattro parametri fisici ritenuti comunemente indicatori di stress: la sudorazione, la respirazione toracica, quella del diaframma e infine la conduttività cutanea. Perché quella che a torto viene letta come una condizione della mente, in realtà lascia segni su tutto l’organismo. Risultato di 25 anni di studi, tra i primi ad utilizzarla in Italia c’è Zerostress (via Arco Mirelli), centro nato dalle conoscenze maturate dalla Sif, la società italiana di psicologia funzionale corporea. Conoscenze che la macchina applica grazie all’aiuto di un software aggiornato costantemente. E lo psicologo? Interviene dopo. Una volta che che la macchina ha fatto il suo dovere, se lo stress c’è, al paziente viene somministrato il questionario Msp (misura di stress psicologico), che fornisce un’ulteriore conferma. A quel punto c’è solo da scegliere la terapia idonea o decidere una volta per tutte di cambiar vita.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»