lunedì 21 marzo 2005

un piano del Governo contro la depressione...

ANSA Giovedì 17 Marzo 2005, 15:07
SANITÀ: UN PIANO NAZIONALE CONTRO EPIDEMIA DI DEPRESSIONE


(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Un piano strategico nazionale per contrastare la depressione, in continua crescita nel nostro paese con in tutti quelli industrializzati. E' questo l'obiettivo di un incontro interministeriale che si e' svolto oggi a Palazzo Chigi, presieduto dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, per mettere a punto una strategia operativa contro la depressione. Hanno partecipato alla riunione il Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, il Ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia, e rappresentanti delle Regioni, del mondo della scuola, dell'università', delle società scientifiche di psichiatria, pediatria, neuropsichiatria dell'infanzia e gerontologia, dei medici di medicina generale e delvolontariato.
La depressione è una patologia in preoccupante crescita che rischia di trasformarsi in una vera e propria epidemia e il lavoro è partito dall'analisi di uno schema di azioni per sostenere proprio le parti della società più a rischio, con il Piano strategico di contrasto della depressione in bambini e adolescenti, adulti, anziani e donne in gravidanza.
IL PIANO - Si tratta di uno schema operativo piramidale, ha fatto sapere il ministero della Salute, che identifica le azioni degli operatori responsabili dell'assistenza e si articola su cinque livelli di intensità di cura (prevenzione, riconoscimento precoce, trattamento casi lievi, trattamento casi moderati, trattamento casi gravi). Dal punto di vista organizzativo, l'azione si svilupperà in ambito centrale, regionale e locale. I Ministeri (Salute, Istruzione, Welfare e Comunicazioni) dovranno definire il Piano nei suoi particolari, realizzare una campagna informativa, elaborare le Linee guida e mettere a punto un sistema di monitoraggio. Alle Regioni sarà invece affidato il compito di definire, attraverso piani regionali, le reti dei Centri di riferimento. Medici di medicina generale, pediatri, geriatri, dipartimenti di salute mentale (DSM), consultori pre-parto e Utap si occuperanno invece dei programmi di prevenzione, di assistenza primaria, degli screening sui gruppi a rischio e del trattamento dei casi lievi. Un ruolo centrale, in particolare nella prevenzione fra bambini e adolescenti, sarà svolto dalle scuole, che saranno impegnate nel coinvolgimento di insegnanti e famiglie.
LA MALATTIA IN ITALIA - Sono almeno 1,5 milioni gli adulti che soffrono di depressione, mentre quasi 5 milioni, oltre il 10% della popolazione, ne hanno sofferto almeno una volta nel corso della vita. Sono depressi 6 bambini su mille, mentre le donne sono colpite tre volte più degli uomini. L'aumento dei ricoveri ospedalieri e l'incremento nell'uso dei farmaci specifici dimostrano che il fenomeno è in crescita progressiva e necessita di un'attività di prevenzione e cura a tutela dei quattro gruppi più a rischio: anziani, bambini ed adolescenti, donne in gravidanza e individui esposti ad eventi traumatici. (ANSA).