Psichiatria, Psicologia e Neurologia, Il Pensiero Scientifico Editore
Bambini “psicosomatici”, dieci anni dopo
Antonella Sagone
Come cambia nel tempo la frequenza di sintomi psicosomatici nei bambini in età scolare? uno studio ha messo a confronto dati raccolti su due diversi gruppi di bambini a distanza di dieci anni, notando cambiamenti. La ricerca è descritta sulla rivista PediatricsI bambini somatizzano facilmente le tensioni e le difficoltà; la loro difficoltà a verbalizzare e mettere a fuoco chiaramente il disagio psicologico può portarli a esprimere attraverso il corpo ciò che non sanno esprimere bene con la parola. Mal di testa, dolori addominali o di altre localizzazioni, nausea e vomito sono fra i sintomi più comuni che possono colpire un bambino nell’età della scuola primaria. Indagare non solo la frequenza di queste manifestazioni, ma anche come si associano con quadri più prettamente psichiatrici può essere utile; come anche importante è essere consapevoli della diversa percezione che dello stesso problema può avere il genitore, l’insegnante e il bambino stesso.
In questo studio, i ricercatori hanno effettuato delle interviste sia ai bambini che ai loro genitori a proposito dei sintomi fisici di questi ultimi. I bambini, dell’età di otto anni, appartenevano a due gruppi: il primo intervistato nel 1989 e il secondo dieci anni dopo. Inoltre gli studiosi hanno richiesto anche la collaborazione degli insegnanti per la compilazione di due test per l’accertamento della depressione e di altri sintomi psichiatrici. Un dato emerso in entrambi i gruppi è stata la frequente difficoltà per i genitori di rilevare i problemi psicosomatici dei loro figli.
Frequenti mal di testa e dolori addominali sono emersi in tutti e due i gruppi, ma nel secondo erano più frequenti. Dieci anni dopo, inoltre, i sintomi psicosomatici sono risultati associati, oltre che con la depressione, anche con quadri di iperattività. Dai risultati si evidenzia l’importanza di sentire sempre anche la testimonianza diretta dei bambini quando si indagano problematiche di tipo psicosomatico, perché gli adulti non sempre sono in grado di notarle. Inoltre, emerge la necessità di effettuare sempre accertamenti a 360 gradi, indagando sugli aspetti somatici in presenza di problemi psicologici, e viceversa. I motivi dell’aumento di fenomeni psicosomatici, e delle variazioni nelle loro associazioni a sintomi psichiatrici, vanno indagati con ulteriori studi.
Fonte: Santalahti P, Aromaa M, Sourander A et al. Have there been changes in children’s psychosomatic symptoms? A 10-year comparison from Finland. Pediatrics 2005;115(4):e434-42.