venerdì 1 aprile 2005

terapie...

Corriere della Sera 1.4.05
Napoli, scarcerato dal Tribunale del Riesame: gli incontri utili al suo recupero
Evade per amore della psicologa. Il giudice: gli fa bene


NAPOLI - Fare l’amore con la psicologa che l’aveva in cura, rientrava nella sua terapia di recupero. E pur di essere presente a tutti gli appuntamenti, era evaso dagli arresti domiciliari. Niente male come scusa, vero? Macché. Aveva ragione lui, un 45enne ex tossicodipendente, che quando il mese scorso fu arrestato per essere venuto meno agli obblighi di pena, così si era giustificato. Ai magistrati aveva spiegato che i rapporti sessuali con la donna costituivano appunto un momento della terapia di recupero, tesi sostenuta anche dalla psicologa che aveva parlato dell’instaurazione tra medico e paziente di un «transfert erotico». Ebbene, ieri, il Tribunale del Riesame di Napoli ha accettato questa spiegazione e ha riaffidato l’uomo alla comunità del Casertano in cui era detenuto con il ripristino della misura degli arresti domiciliari.
Protagonista della vicenda, oltre all’ex tossicodipendente napoletano, è una psicologa di 20 anni più giovane. I giudici dell’ottava sezione del Riesame hanno accolto le tesi dell’avvocato Paolo Cerruti, difensore dell’imputato. «È stata una scelta di intelligente politica giudiziaria - ha commentato il legale -. In questo modo si ripropone il tema dell’affettività dei detenuti: sono convinto, del resto, che garantire gli incontri con la propria compagna serva a favorire il recupero sociale».
L’arresto risale al mese scorso quando l’ex tossicodipendente che era appunto ai «domiciliari» nella comunità casertana dopo essere stato coinvolto in un furto, tornò in carcere. La polizia, controllando le presenze nei vari alberghi disseminati sul litorale Domizio scoprì che l’uomo si era più volte recato in uno di questi hotel insieme con la psicologa, violando gli obblighi dei domiciliari. Gli incontri avvenivano sempre al ritorno da Napoli, dove l’uomo aveva ottenuto il permesso di lavorare. Per quanto gli orari previsti per il ritorno in comunità venissero rispettati, la corte di appello di Napoli decise per l’uomo la detenzione. Ieri, infine, il Riesame ha ribaltato il verdetto dopo aver acquisito la deposizione della psicologa che si è soffermata sul rapporto con il paziente e sul feeling erotico-sentimentale che, secondo lei, avrebbe rappresentato una fase importante per il recupero.