lunedì 9 maggio 2005

quanto "pesano" i cattolici? meno del 30%

Corriere della Sera 9.5.05
L’OSSERVATORIO
Nella sfida tra i poli è decisivo il «partito dei cattolici»

di RENATO MANNHEIMER

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gli esiti delle consultazioni dipendono in larga misura dai movimenti da e per l'astensione e dalla quota, assai piccola (4-5%) ma decisiva, di votanti che si sposta da una coalizione all'altra. Questi ultimi tendono normalmente a definirsi «di centro» o, più spesso, non vogliono o non sanno collocarsi sul continuum sinistra-destra. Ebbene, sia tra chi si sente di centro, sia tra chi si definisce estraneo alle tradizionali categorie della politica, i cattolici praticanti sono presenti in misura maggiore. Per questo, per la loro posizione «centrale», gli orientamenti dei cattolici appaiono oggi addirittura più rilevanti per l'esito elettorale di quanto non lo fossero nella prima Repubblica. Anche se, sul piano strettamente quantitativo, la dimensione dell'elettorato cattolico è rimasta grossomodo la stessa, ormai da molti lustri: poco meno del 30% della popolazione, con una forte accentuazione tra chi ha più di 60 anni, tra le donne, tra chi risiede nei centri di minore dimensione.
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