lunedì 9 maggio 2005

storia della "psichiatria" americana
lager per bambini e torture negli Stati Uniti d'America

La Stampa 9 Maggio 2005
L’AGGHIACCIANTE VICENDA DEGLI ISTITUTI PER DEBOLI DI MENTE, LEGATI AL «CLUB DELLA SCIENZA»
Anche l’America aveva i suoi lager, per bambini
Sui piccoli internati esperimenti di eugenetica, solo adesso si aprono gli archivi
Mirella Serri

«CARO genitore, negli anni passati abbiamo svolto alcuni esami con il proposito di sostenere il miglioramento della nutrizione dei nostri bambini… per fare un check up dei bambini avremo bisogno di prelevare di tanto in tanto dei campioni di sangue». Così nel 1949 il sovrintendente della Scuola Statale Walter E. Fernald, per deboli di mente, di comune accordo con l'insigne psichiatra Clemens E. Benda, professore ad Harvard, chiedeva ai parenti dei piccoli ospiti della benemerita istituzione, sorta alla periferia di Boston, il permesso di arruolare i loro figli in un neonato, speciale, club della scienza. Di che cosa si trattava? Non tutti i bambini che risiedevano nella scuola avevano famiglia, alcuni erano orfani, altri erano stati abbandonati: tutti però avevano un elemento in comune. Classificati secondo le rigide regole del Test Stanford-Binet per la misurazione del Quoziente Intellettivo, risultavano «deficienti di alto grado». Questi ragazzini, detti anche benevolmente e comunemente «tonti», considerati al di sotto del quoziente di «normalità» mentale, furono i protagonisti di una tragica, quasi inimmaginabile avventura, nei civili States in epoca di guerra fredda. Diventarono soggetti di esperimenti di varia natura, furono sottoposti a una consistente dose di radiazioni nocive, consumarono solo ed esclusivamente per più di un mese una dieta di fiocchi di avena allo scopo di testarne la portata nutritiva, furono lobotomizzati, subirono elettroshock: questa la tremenda storia delle «cavie umane», come vennero giustamente designati gli ex bambini, quando, a partire dalla metà degli anni Novanta vennero aperti gli archivi della Fernald e di circa altri cento istituti che, per ordine del governo americano, avevano accolto i cosiddetti deboli di mente. Una vicenda che ora viene raccontata nel bel libro di Michael D'Antonio, La rivolta dei figli dello Stato (a giorni in libreria pubblicato da Fandango) che coinvolse migliaia e migliaia di ragazzini ritenuti «subnormali», a cui Bill Clinton, dopo anni di carte bollate e di battaglie legali, chiese scusa in nome del governo e del popolo americano.
La Fernald era stata il primo istituto destinato alla Gioventù Idiota del Massachusetts. Fu fondata con tante buone intenzioni nel 1848 da Samuel Gridley Howe che voleva reinserire socialmente bambini problematici. Ma progressivamente gli obiettivi dell'istituto mutarono, anche in conseguenza dell'affermazione, sia tra gli esperti sia tra il gran pubblico, delle teorie di quanti ribadivano la superiorità delle classi protestanti medio-alte. Sostenuta dalla Fondazione per il Miglioramento della razza, nei primi decenni del '900, era di gran moda l'eugenetica, il desiderio di affermare il dominio di una razza e di difendersi dal dilagare degli «inferiori». Bisognava così arrestare la riproduzione di quanti avrebbero potuto dar vita a loro volta a «bambini degenerati». Cosa fare, dunque? Individuarli e rinchiuderli era il rimedio consigliato. Tutti i maestri o i professori che «scoprivano» scolari mentalmente inadeguati o carenti nell'apprendimento dovevano segnalarli alle autorità, in una campagna di prevenzione che passava a setaccio la nazione e coinvolgeva forze di polizia e assistenti sociali. Gli «idioti» vennero anche sottoposti a sterilizzazione. Negli anni Venti negli States vi furono circa 66 mila interventi di castrazione. Con 20 mila operazioni, la California fu la capofila degli stati «interventisti». Negli anni Trenta gli eugenisti tedeschi guardavano con sincera ammirazione agli «scienziati» americani che erano approdati a queste sperimentazioni così rivelatrici. Con la fine della seconda guerra mondiale, dopo gli orrori dei campi di sterminio, in America queste pratiche cominciarono a declinare. Contemporaneamente il numero dei ricoverati nelle cliniche per «deficienti» prese un andamento in salita, poiché le misurazioni del Q.I. erano sempre più rigide. Nel 1949 i «tonti» rinchiusi in tutti gli States erano circa 150 mila. Di questi in realtà almeno 12 mila erano perfettamente normali. Sono cifre spaventose. Erano all'ordine del giorno malnutrizione, sporcizia, miseria, abusi sessuali da parte di medici e infermieri. Come testimonia l'esperienza di Frederick Boyce, entrato nella Fernald a sette anni, la scuola favoriva l'involuzione anziché l'educazione e lo sviluppo. A parte un paio di visite settimanali di psicologi, i ragazzini, dopo una doccia gelida e una frugale colazione, venivano costretti a passare tutta la giornata in completa inazione. Seduti su panche di legno non dovevano fare assolutamente niente. Quando alcuni dottori facevano balenare la possibilità di essere iscritti al prestigioso Club della Scienza, i candidati non mancavano mai. In cambio era concessa una partita di baseball. E così si diventava cavie umane.
Solo quando John F. Kennedy, la cui sorella Rosemary era stata operata di lobotomia, si interessò direttamente degli istituti statali e delle loro carenze, le condizioni di vita cominciarono a migliorare. Ma intanto mutava anche il punto di vista scientifico e la misurazione del Q.I. diventava più elastica: per molti «ricoverati» - che più volte tentarono il suicidio, la fuga, la rivolta - si prospettò per la prima volta una possibilità di libertà. Parecchi - come Frederick, per esempio - nonostante fossero poverissimi, senza una casa e senza un'istruzione, finalmente sciolti dai terribili lacci della reclusione seppero conquistarsi una vita regolare, un lavoro e una famiglia.
Ma l'eredità del passato non abbandonava i Figli dello Stato. Dopo i processi e i risarcimenti, per alcuni ecco l'aggressione del cancro, segno indelebile degli esperimenti a cui erano stati sottoposti. Frederick ha avuto più di un'operazione. Ma ha continuato a impegnarsi per divulgare la storia della Fernald e degli idioti destinati a rivelarsi di gran lunga superiori ai loro persecutori.