mercoledì 15 giugno 2005

alcolismo: la situazione in Campania

Il Mattino 15.6.05
Identikit dell’alcolista in aumento i ricoveri delle donne trentenni

Donna, coniugata, trentenne e napoletana. Questo è il ritratto dell’alcolista campano che viene fuori dopo venticinque anni di attività dell’Anonima alcolisti con il servizio di tossicologia di urgenza della Seconda Università, unico reparto della regione dove si effettuano i ricoveri per gli alcolisti. Una storia di collaborazione che sarà ripercorsa domani, dalle 9, nella sala conferenze della Facoltà di medicina e chirurgia in via Costantinopoli nel convegno: «Alcolismo: malattia o disagio?». Da gennaio 1980 a dicembre del Duemila la tossicologia del Secondo Ateneo ha infatti registrato 4745 ricoveri finalizzati alla ricerca e alla clinica. «Negli ultimi dieci anni il profilo dell’alcolista è notevolmente cambiato - spiega la professoressa Caterina Aurilio, primario del servizio di tossicologia. Fino al ’94 gli uomini alcolisti erano molto più numerosi delle donne. Oggi, invece, si assiste a una crescita del numero delle donne davvero sorprendente. Anche per quel che riguarda l’età dagli anni’80 al ’99 l’età prevalente dell’alcolista era tra i 57 e i 60 anni: ora la maggioranza dei nostri pazienti sono trentenni». «Ma dal ’95 - aggiunge la professoressa Aurilio - sono notevolmente diminuite le ricadute. Questo è avvenuto grazie all’integrazione che si è avuta tra l’aspetto psicologico, quello sociale e medico».