mercoledì 15 giugno 2005

autocritica
«aprire una approfondita riflessione sull'identità culturale in tutto il partito»

L'Unità 15 Giugno 2005
cronaca di Firenze e della Toscana
L’opinione
Siamo diventati meno laici?
Daniele Baruzzi
consigliere comunale Ds Firenze

Dopo i risultati del referendum l’Italia è meno laica? Sbollita la rabbia e la delusione, a mente un po’ più fredda, o forse spinti dall’ottimismo della volontà, viene da rispondere dipende. Dipende anche dai Ds e dalla loro capacità di mettere al centro della propria elaborazione politico-culturale e della propria iniziativa il tema della centralità delle libertà e del valore della laicità intesa come consapevolezza che deve riguardare tutti, credenti e non, della separazione tra opzione morale individuale e legge dello Stato.
Il maggior partito della sinistra italiana sconta un ritardo su questi temi, anche a causa dell’eredità culturale del Pci che spesso li relegava in un angolo, considerandoli vezzi borghesi, ostacoli nel dialogo con i cattolici o, nel migliore dei casi, posizioni politiche liberamente mediabili o rinunciabili.
Insomma, se l’Italia sconta un deficit di cultura laica, lo si deve non solo al peso delle gerarchie ecclesiastiche e della cultura cattolica.
Lo si deve anche alla storica mancanza di una grande forza di sinistra dotata, al pari di quelle europee, di un proprio forte ed autonomo bagaglio in tema di diritti e libertà. Questo passaggio il Pds ed i Ds lo hanno saltato, giungendo a piè pari, completamente impreparati e talvolta replicando gli errori del passato, in un quadro in cui il necessario accordo con una parte dei cattolici in politica si è addirittura spinto in velleità di nuovi soggetti politici indistintamente riformisti.
Forse allora sarebbe il caso di frenare le alchimie politiche e aprire una seria ed approfondita riflessione sull'identità culturale, coinvolgendo tutto il partito e dispiegando poi un’iniziativa politica nel Paese ed anche all'interno dell'Unione.
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